(ANSA) - ROMA, 12 FEB - Almeno il 70% della superficie
agricola dell'Unione Europea (coltivazioni, seminativi, prati
per foraggio e pascoli) è destinata all'alimentazione del
bestiame. Escludendo dal calcolo i pascoli, oltre il 63% delle
terre coltivabili viene utilizzato per produrre mangime per gli
animali invece che cibo per le persone. Sono i risultati del
rapporto di Greenpeace "Soldi pubblici 'in pasto' agli
allevamenti intensivi", pubblicato oggi, in cui si sottolinea
che i sussidi della Politica agricola comune (Pac), invece di
incentivare gli agricoltori verso un'agricoltura più ecologica
stanno spingendo in una direzione pericolosa.
I ricercatori incaricati da Greenpeace hanno calcolato che in
Europa 125 milioni di ettari di terra sono utilizzati per
produrre mangimi o per il pascolo. Tenendo conto dei pagamenti
della Politica agricola comune (Pac) basati sulle dimensioni
delle aziende nonché dei sussidi che sostengono direttamente la
produzione di bestiame, Greenpeace ha stimato che annualmente
tra i 28 e i 32 miliardi di euro di pagamenti diretti vanno al
settore dell'allevamento, rappresentando circa il 18-20% del
bilancio totale dell'Unione. Questo nonostante gli appelli degli
scienziati a ridurre drasticamente la produzione di carne per
evitare disastrose conseguenze per l'ambiente, la salute e il
clima. Le aziende agricole di piccole dimensioni stanno
scomparendo a ritmi allarmanti e il denaro pubblico aiuta quelle
di dimensioni maggiori a crescere sempre più, osserva Federica
Ferrario, responsabile campagna Agricoltura e Progetti speciali
di Greenpeace Italia aggiungendo che "la mancanza di
informazioni ufficiali sull'ammontare complessivo dei sussidi
Pac destinati alla zootecnia, è sintomatico di una preoccupante
opacità del sistema". Tra il 2004 e il 2016, secondo Eurostat,
l'Italia ha perso oltre 320mila aziende (-38%), ma il numero di
quelle agricole grandi e molto grandi è aumentato
(rispettivamente del 23% e del 21%). (ANSA).
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Greenpeace, allevamenti intensivi alimentati dai fondi Pac
Rapporto, il 70% dei campi nell'Ue è per nutrire il bestiame