(ANSA) - ROMA, 15 GEN - Riserve d'acqua scarse al Nord,
abbondanti al Sud. E' la fotografia degli invasi italiani in
questo gennaio 2019 scattata dall'Anbi, l'associazione dei
Consorzi di bacino.
"Arrivano dal Nord le prime conferme allo stato di siccità,
evidenziato dalla scarsa portata del fiume Po, inusuale per
questa stagione - scrive l'Anbi in una nota -: analogamente i
livelli idrici dei laghi di Como e dì Iseo sono sotto la media,
mentre scendono anche quelli del lago Maggiore. Mentre al Sud i
bacini segnano mediamente dati di riempimento largamente
superiori allo scorso anno, in Emilia Romagna gli invasi del
Tidone e del Molato, nel piacentino, hanno scorte idriche
dimezzate".
"Montagne a parte - prosegue l'Anbi -, dove la siccità ha
fatto scattare anche allerta incendi decisamente fuori stagione,
arriva dal Veneto la prima segnalazione territoriale di diffusa
criticità idrica. Ad esserne interessata è il comprensorio del
fiume Brenta, le cui portate scendono a valori minimi
preoccupanti (15 metri cubi al secondo)".
"La situazione è preoccupante soprattutto in previsione dei
mesi più caldi - commenta il presidente dell'Anbi Francesco
Vincenzi -: per ora la campagna riposa ma, in assenza di manto
nevoso, rischiamo di non avere riserve idriche per i momenti di
necessità. Per evitare il ripetersi di simili situazioni,
chiediamo al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti che al
più presto siano evase le necessarie burocrazie per aprire i
cantieri dei 30 progetti finanziati nell'ambito del Piano
Nazionale Invasi". (ANSA).
Leggi l'articolo completo su ANSA.it
Acqua, invasi mezzi vuoti al Nord, pieni al Sud
Consorzi di bacino, sbloccare progetti per nuove riserve