(ANSA) - ROMA, 18 DIC - Dopo le nutrie e i pappagalli,
l'Europa è stata colonizzata da un altro animale esotico: il
nandù, una specie di struzzo originario della Patagonia. Nel
Nord della Germania si sta moltiplicando (riferisce il sito
tedesco dw.com), minacciando le coltivazioni. Alcuni chiedono di
poterlo cacciare, altri lo difendono come un'attrazione.
Il nandù è un uccello non volatore simile allo struzzo. Ha un
piumaggio grigio uniforme ed arriva a 1 metro e 70 di altezza e
40 chili di peso. Vive nelle pianure della Patagonia argentina e
nel sud del Brasile. Qui viene allevato per la carne e le piume.
Il nandù stato portato nel Nord della Germania negli anni
Novanta, quando in Europa si cominciavano ad allevare gli
struzzi per la carne. Tre coppie erano riuscite a fuggire da un
allevamento vicino a Lubecca, nello Schleswig-Holstein, tra la
fine degli anni Novanta e l'inizio del Duemila.
Abituati al freddo della Patagonia, si erano ben ambientati
nell'Europa del Nord. Vagando per le campagne, erano arrivati
nel vicino land del Meclemburgo, e qui si erano sistemati
nell'area protetta di Schaalsee, patrimonio Unesco. In quel
paradiso naturale si sono riprodotti in massa. Dopo l'ultima
estate calda, sono arrivati ad essere 566, secondo il Ministero
dell'Agricoltura.
E qui sono cominciati i problemi. Il nandù è innocuo e non è
considerato una specie invasiva, perché non minaccia flora e
fauna locali. Non può essere abbattuto perché non ci sono leggi
che ne autorizzino la caccia. Tuttavia divora le coltivazioni di
cereali: gli agricoltori lamentano danni ingenti e hanno chiesto
alle autorità di poter sparare ai maschi.
Al momento i due land interessati preferiscono tenere sotto
controllo la popolazione eliminando le uova. Gli animalisti però
difendono la nuova specie e alcuni albergatori la considerano
una attrazione turistica. (ANSA).
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Struzzo sudamericano in Germania, proteste agricoltori
Si moltiplica nel nord, danni alle coltivazioni