(ANSA) - ROMA, 27 NOV - Tagliare gli aiuti pubblici
all'agricoltura intensiva, che inquina con i pesticidi e
impoverisce i suoli, e aumentarli all'agricoltura biologica, che
garantisce un ambiente sano e maggiore occupazione a parità di
produzione. Queste le proposte alla politica scaturite dal
Rapporto "Cambia la Terra 2018", un progetto di FederBio,
ISDE-Medici per l'Ambiente, Legambiente, WWF e Lipu, presentato
stamani alla Camera.
"Oggi - si legge nel rapporto - oltre il 97% degli incentivi
pubblici europei viene destinato nel nostro Paese a sostenere
forme di agricoltura che diffondono nell'ambiente sostanze
chimiche dannose. Mentre meno del 3% delle risorse pubbliche va
a sostenere il ruolo di difesa ambientale e sanitaria svolto
dagli agricoltori bio, che pagano costi economici più alti per
produrre in maniera pulita".
In Italia, la Politica agricola europea (PAC), nel periodo
2013-2020 ha destinato 963 milioni di euro all'agricoltura
biologica (secondo l'Ufficio studi della Camera), contro i 41,5
miliardi destinati a quella convenzionale. "Se si ragiona in
termini di superficie - scrive il rapporto -, sei volte in meno
di quello che le spetterebbe".
Per Cambia la Terra "occorre passare a un sistema di
incentivi che tenga conto dell'importanza dei servizi forniti
dall'agricoltura biologica (suolo, acqua e aria puliti, difesa
della biodiversità)" e del fatto che "nel biologico il lavoro
incide per circa il 30% in più sulla produzione lorda vendibile
rispetto al convenzionale".
Per il rapporto bisogna passare dal 15,4% di superficie
coltivata a bio in Italia a fine 2017 al 40% di campi biologici
entro il 2027, a conclusione della nuova PAC. Subito bisogna
cominciare a vietare l'utilizzo dei prodotti chimici più a
rischio - ad esempio il glifosato - nei parchi e nelle aree
protette e vietare i premi a chi lo usa. Infine, si deve far
pagare a chi usa i pesticidi le misure per evitare la
contaminazione dei campi coltivati col biologico. (ANSA).
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Federbio e ong, spostare aiuti pubblici su agricoltura bio
"Prende solo il 3%, ma difende ambiente e salute"