(ANSA) - ROMA, 23 OTT - Bassa contaminazione da glifosato e
assenza di alcune micotossine riscontrate in anni recenti.
L'ultimo test de 'Il Salvagente' su 23 produzioni a marchio dei
pastai, i principali brand sullo scaffale, promuove la qualità
raggiunta dalla pasta italiana e del frumento made in Italy. I
risultati delle nostre analisi raccontano di un frumento
diverso, "coltivato in aree meno umide e per questo più
solarizzato", dice Alberto Ritieni, esperto di micotossine, nel
mensile leader nei Test di laboratorio contro le truffe ai
consumatori. Per il ricercatore ''la presenza contenuta di
glifosato, poi, segnala l'impiego di un grano meno trattato di
quello del Nord America che è "essiccato"chimicamente con il
noto erbicida della Monsanto, ritenuto "probabile cancerogeno"
dalla Iarc.
In altre parole i nuovi risultati delle analisi del Salvagente
confermano che la materia prima è oggi diversa da quel grano,
canadese e statunitense, spesso troppo contaminato dal Don e con
residui di glifosato davvero preoccupanti. Tuttavia aver ridotto
l'uso di un grano come quello nord americano mette al riparo da
alcuni rischi, come quello del glifosato che in questi paesi è
autorizzato anche in fase di pre-raccolta per favorire la
maturazione dei chicchi: si usa la chimica perché la natura - il
sole - è meno clemente.
I dati del mensile dei consumatori invitano a un ''cauto
ottimismo. Trovare campioni con anche 4 o 5 residui di
pesticidi, con il rischio dell'effetto combinato sulla nostra
salute, così come l'insorgenza di micotossine diverse da quelle
a cui eravamo abituati suggeriscono che è ancora presto per
cantar vittoria. Ma non va abbassata la guardia''.
(ANSA).
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Addio grano canadese fa bene a pasta, cala rischio glifosato
Analisi de 'Il Salvagente' su 23 produzioni a marchio dei pastai