(ANSA) - ROMA, 12 LUG - Andare al ristorante e scoprire
tutto sul piatto, dalla provenienza degli ingredienti fino alla
filiera agricola che li ha prodotti e ai valori nutrizionali,
attraverso un QR Code che permette di consultare un data base
con la tecnologia blockchain che garantisce l'immutabilità del
dato registrato fornendo cosi lo storico delle informazioni del
prodotto di filiera. A proporre la prima ricetta certificata
blockchain è lo chef Antonello Colonna, che ha presentato ieri
sera la prima panzanella certificata blockchain - con tanto di
ricetta in chiaro a base di pomodoro Torpedino, pane con farine
integrali, olio extravergine e basilico, oltre che curiosità
storiche di questo piatto estivo e tipico dell'Italia centrale.
Il servizio di certificazione è stato sviluppato dalla neonata
start up romana pOsti che, grazie alla tecnologia blockchain, è
in grado di codificare ogni passaggio della filiera produttiva,
dal campo al piatto. Il partner tecnologico di pOsti è Foodchain
Spa, che ha sviluppato una tecnologia proprietaria per garantire
alle aziende dell'agrifood tracciabilità, rintracciabilità,
controllo di qualità e maggiore sicurezza nella filiera.
"Cibo e tecnologia - spiega lo Chef Antonello Colonna - sono un
binomio vincente. Quando ho conosciuto i fondatori di pOsti e
abbiamo installato una stazione di monitoraggio nel mio orto di
Labico, ho sentito l'enorme potenzialità della tecnologia
blockchain. Poter trasmettere al mio cliente finale la
tracciabilità completa dei prodotti che compongono le ricette ha
un grande valore aggiunto. La certificazione digitale genera
fiducia nel consumatore e garantisce una maggiore sicurezza
alimentare, facendo crescere la cultura del mangiare
consapevole".
Secondo Virgilio Maretto, co-fondatore e Ceo di pOsti, "la
nostra start up accoglie le esigenze dei consumatori di essere
soggetti informati e attivi, offre ai produttori una garanzia di
autenticità e ai ristoratori la possibilità di porsi come
garanti della qualità dal prodotto al piatto. Attraverso la
ricezione di una notifica sul proprio smartphone, i consumatori
di piatti certificati pOsti potranno conoscere la storia della
ricetta che si apprestano a mangiare, in un vero e proprio
racconto che li informa e li coinvolge. Informazioni specifiche,
verificate dalla piattaforma pOstiChain, sulle caratteristiche e
sui processi di produzione, per un consumo veramente
consapevole". Il progetto avrà una dimensione itinerante. A
settembre partirà, dalla regione Lazio, in occasione della
raccolta del Torpedino 'quello buono', un tour di 12 tappe in
luoghi di particolare interesse turistico ed enogastronomico,
per la valorizzazione delle ricette tipiche certificate pOsti e
per creare sinergie sul territorio con tutti gli attori della
filiera. Col supporto scientifico di Insor-Istituto nazionale di
sociologia rurale, pOsti ha avviato uno studio sulle ricette
tipiche regionali ricostruendo le origini e l'evoluzione del
piatto ma anche scoprendo curiosità e aneddoti, e identificando
quali sono le autentiche materie prime e la modalità di
preparazione. La ricerca filologica è partita da un'analisi
delle fonti per arrivare alla redazione di un documento di
ricerca storica a supporto della ricetta. A corredo, note e
consigli di nutrizionisti.(ANSA).
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Nasce nel Lazio prima ricetta qualità certificata blockchain
E' la panzanella dello chef Antonello Colonna