(ANSA) - ROMA, 13 GIU - Dalla Xylella che sta minacciando
quasi il 50% della produzione olivicola nazionale, ai dazi
agevolati concessi alla Tunisia che nella campagna di
commercializzazione 2017-2018 ha aumentato le sue esportazioni
del 150% in volume e del 180% in valore. Mai come oggi l'olio
extravergine d'oliva italiano si trova sotto assedio, con
diversi fattori che rischiano di mettere a repentaglio il futuro
dell'olivicoltura tricolore.
E' l'allarme lanciato dal Cno, Consorzio Nazionale degli
Olivicoltori, che venerdì 15 giugno traccerà un quadro della
settore in una tavola rotonda a Viterbo con rappresentanti del
Ministero delle Politiche Agricole, delle associazioni di
categoria e della politica agricola italiana e comunitaria.
In vista della prossima campagna olivicola, secondo il Cno,
occorre capire come reggerà il comparto all'onda d'urto della
Xylella che, dopo aver sterminato il Salento, sta avanzando
verso la provincia di Bari minacciando un patrimonio da 60
milioni di alberi. Mentre a livello comunitario c'è
l'interrogativo della nuova Pac, in Italia occorre trovare una
soluzione per arginare il crollo costante delle quotazioni di
mercato dell'olio nazionale.
Il presidente del Consorzio Nazionale degli Olivicoltori,
Gennaro Sicolo aprirà i lavori ai quali parteciperanno, tra gli
altri, il Sottosegretario al Ministero delle politiche agricole
Alessandra Pesce con il direttore generale Felice Assenza, il
vice presidente della Commissione Agricoltura Ue Paolo De
Castro.(ANSA).
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Olio 'sotto assedio' tra Xylella dilagante e dazi agevolati
Consorzio olivicoltori, confronto a 360 gradi a Viterbo 15/6