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Fieragricola: Confagri, genomica per rilancio competitività

Giansanti, non bisogna aver paura del progresso

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 26 GEN - Incontri, proiezioni in sala video, desk in loco con ricercatori, a cui gli agricoltori potranno chiedere approfondimenti e chiarimenti. Confagricoltura torna a Verona, a Fieragricola, con un grande stand, di circa 130 mq, con l'obiettivo di fare informazione e formazione per gli agricoltori, sottolineando l'impegno dell'Organizzazione per l'"innovazione" e su come essa possa coniugarsi perfettamente con la "tradizione". L'innovazione di oggi sarà la tradizione di domani.

Confagricoltura, in Fiera, vuole richiamare l'attenzione sul ruolo dell'innovazione e sull'uso razionale e mirato delle tecnologie; in particolare divulgherà come va messa in pratica la precision farming, per rendere efficiente ogni momento della pratica colturale e ottenere un'aggiornata mappatura della situazione aziendale.

Altro tema in primo piano sarà quello della genetica applicata all'agricoltura, con le nuove tecniche che accelerano, nei tempi naturali, i miglioramenti varietali, ad esempio per rendere le specie coltivate più resistenti ai patogeni, ma anche alle avversità atmosferiche.

"Il respiro di Fieragricola e dello stand confederale è certamente nazionale ed internazionale, anche se ogni fiera si contestualizza con il territorio che la circonda - ha osservato il presidente di Confagricoltura Verona, Paolo Ferrarese -.

Siamo in una provincia e in una regione molto importanti da un punto di vista agricolo, questo ci dà orgoglio, ma non ci sottrae dal tener conto delle difficoltà che le imprese associate vivono quotidianamente. Difficoltà legate ad un mondo sempre più complicato, dove l'unica certezza sta nella difficoltà di realizzare redditività dall'attività aziendale. Da qui la necessità di spingere l'acceleratore per progredire".

"Non bisogna aver paura del progresso - ha concluso il presidente nazionale di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti -. Dobbiamo riaprire le menti, riprendere la ricerca anche nel campo della genomica. Vogliamo parlare a tutto tondo dei 'geni italiani'. Geni sono i nostri ricercatori, geni sono quelli che si impegnano ad ottenere varietà che aiutino il made in Italy".

(ANSA).

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