(ANSA) - ROMA, 15 NOV - L'agricoltura bio potrebbe
contribuire a un sistema alimentare globale sostenibile:
potrebbe riuscire a sfamare tutti sulla Terra, oltre che essere
più salutare e in grado di ridurre le emissioni di gas serra.
L'orizzonte è possibile ma solo se l'agricoltura biologica sarà
combinata con altre misure, in primis la riduzione del consumo
di carne e degli sprechi alimentari. A questa conclusione arriva
uno studio guidato dall'Istituto di ricerca svizzero
sull'agricoltura bio (FiBL) e pubblicato sulla rivista Nature.
Gli scienziati hanno simulato una serie di possibili scenari
relativi al 2050, orizzonte entro il quale la Fao stima per
l'agricoltura un necessario aumento del 50% della produzione per
sfamare oltre 9 miliardi di persone.
Se il mondo si convertisse all'agricoltura bio ma le persone
continuassero a mangiare hamburger e a buttare le patate fritte
avanzate nella spazzatura, allora gli agricoltori avrebbero
bisogno del 33% in più di suolo per soddisfare la domanda
alimentare globale. Un'opzione quasi impossibile, sottolinea uno
degli autori dello studio Christian Schader in un'intervista al
sito Seeker. Se invece le persone riducessero della metà il cibo
sprecato e convertissero tutti i terreni usati per gli
allevamenti in colture per sfamare persone, aggiunge, ci sarebbe
bisogno del 18% in meno di suolo per riuscire a produrre cibo
per tutti. In quel caso le proteine di origine animale mangiate
dall'uomo dovrebbero diminuire dal 38% all'11%. Questi due
scenari, prosegue Schader, non tengono conto di un convitato di
pietra: il cambiamento climatico. Nel caso in cui inondazioni,
tempeste o altri eventi estremi distruggessero le colture
secondo le proiezioni più pessimistiche l'uomo comunque non
avrebbe altra scelta se non ridurre il consumo di carne e gli
sprechi.(ANSA).
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Da agricoltura bio spinta a sistema alimentare sostenibile
Studio, possibile solo se si ridurranno consumo carne e sprechi