(ANSA) - ROMA, 20 GIU - I cambiamenti climatici minacciano
le piantagioni di caffè in Etiopia, luogo di origine della
pregiata varietà arabica: secondo uno studio pubblicato sulla
rivista Nature Plants entro la fine del secolo tra il 40 e il 60
per cento delle aree oggi coltivate a caffè non sarà più adatta
a questa coltura. C'è tuttavia il modo di invertire la tendenza:
spostare le piantagioni e implementare misure per la
conservazione delle foreste. Queste misure potrebbero
addirittura portare a quadruplicare i terreni compatibili.
Il caffè è una risorsa primaria per l'Etiopia: la sua
produzione dà sostentamento a circa 15 milioni di persone (il
16% della popolazione) e genera un quarto dei proventi delle
esportazioni del Paese.
I ricercatori, guidati dal professor Justin Moat
dell'Università di Nottingham, sottolineano che rapida crescita
delle temperature e diminuzione delle piogge sono i principali
elementi legati al cambiamento climatico che incideranno sulle
piantagioni di caffè. Senza interventi, al ritmo attuale, più
della metà degli attuali terreni non sarà più compatibile con la
produzione di caffè.
Una soluzione ci sarebbe: un trasferimento massivo delle
piantagioni più in alto, ad altitudini più fresche, che potrebbe
addirittura potenziare la produzione di caffè fino a
quadruplicarla. Si tratta comunque di una missione impegnativa,
spiega al Guardian uno dei ricercatori, perché "milioni di
agricoltori dovrebbero spostarsi". Senza contare che senza
arrestare il riscaldamento globale oltre le colline poi non ci
sarà un punto più in alto in cui trasferirsi.
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Il clima minaccia la produzione di caffè in Etiopia
Studio, spostare le piantagioni potrebbe rivelarsi produttivo