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Nuovo accordo Intesa Sanpaolo-Mipaaf su credito sale a 8 mld

Da iniziative a favore agroalimentare 10 mld nuovi investimenti

Il ministro delle politiche agricole Maurizio Martina e l'ad di Intesa Sanpaolo Carlo Messina

Redazione Ansa

- ROMA - Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali e Intesa Sanpaolo rafforzano l'accordo già sottoscritto per il 2016 a sostegno dell'agroalimentare ampliando a 8 miliardi il plafond del credito previsto per le imprese del settore nel periodo 2017-2019. La nuova collaborazione aumenta di due miliardi il plafond inizialmente dedicato, messo a disposizione, ha spiegato l'ad di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, per valorizzare le filiere produttive italiane favorendo l'internazionalizzazione, facilitare il ricorso agli strumenti incentivanti messi a disposizione dall'Unione europea, favorire investimenti per la ricerca, innovazione e digitalizzazione delle imprese e agevolare la realizzazione di investimenti dedicati al ricambio generazionale. Secondo i calcoli di Intesa Sanpaolo, le iniziative messe in campo con il Mipaaf potranno generare sino a 70mila nuovi posti di lavoro e 10 miliardi di nuovi investimenti.
"Lanceremo ulteriori iniziative - ha detto Messina - per accompagnare, supportare e valorizzare le aziende eccellenze del Made in Italy. Il gruppo Intesa Sanpaolo si conferma sempre più la banca di riferimento del settore agroalimentare italiano".
Nel corso del 2016 i risultati raggiunti sono stati importanti - ha ricordato Messina -, a partire dai 2,2 miliardi di credito erogati, con una forte accelerazione in tutte le regioni del territorio nazionale. "Il sistema agroalimentare italiano è sempre più motore della ripresa economica e del rilancio dell'occupazione nel nostro Paese - ha osservato il ministro Martina - È fondamentale supportare il settore attraverso un accesso al credito migliore per le imprese che vogliono continuare a investire. Aver superato le previsioni di investimento del 2016 e vedere un aumento importante fino al 2019 sono segnali positivi sui quali dobbiamo continuare a lavorare concretamente".

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