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Terremoto, dalla Sardegna 1000 pecore ai pastori di Cascia

Solidarietà da Coldiretti, secondo tradizione della Paradura

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Redazione Ansa

La solidarietà parla sardo e varca il Tirreno per arrivare a Cascia colpita dal terremoto. 'Sa paradura', antica tradizione dei pastori dell'isola: vuol dire 'pareggiare' il gregge di chi, per vari motivi, lo ha perso tutto o gran parte, con una donazione di capi da parte di chi è fortunato. E' quello che è successo tra ieri e oggi a Cascia, con l'arrivo di 1.000 pecore induno dei centri della Valnerina umbra che le scosse degli ultimi sei mesi hanno danneggiato anche sotto il profilo economico.

Dalla Sardegna al momento sono arrivate a Cascia 780 pecore e molti agnellini, alcuni nati sul traghetto durante la traversata dall'isola al porto di Civitavecchia (due di loro, femmine, sono state ribattezzate Umbra e Rita). Nei prossimi giorni arriverà il resto della donazione. L'assegnazione delle pecore è avvenuta 'a stunbu', grazie alla mano di un bambino bendato che ha destinato le bestie ai 38 pastori di Cascia semplicemente toccandole. Anche la bendatura è un antico rito sardo: non sono ammessi favoritismi e quindi è vietato scegliere le pecore migliori a scapito di altre di minore qualità.

Il dono del maxigregge per Cascia (l'evento è stato inserito nella due giorni della 'Fiera del capo lanuto' che si svolge a Cascia) è stato realizzato grazie ad una operazione logistica e organizzativa coordinata dalla Coldiretti con l'arrivo di pecore da tutta la Sardegna, dalla Barbagia alla Gallura, dall'Ogliastra al Campidano, dalla Nurra al Sarrabus. Il punto di raccolta anche per il foraggio è stato il centro ricerche Agris di Bonassai, nel Sassarese da dove, a bordo di autoarticolati, le pecore sono partite per raggiungere il porto bianco di Olbia per l'imbarco verso Civitavecchia per arrivare poi, attraverso il percorso stradale, a Cascia.
"Vogliamo ridare speranza e coraggio a delle persone che ne hanno davvero bisogno, e proprio nel momento in cui i pastori della nostra isola stanno anche loro attarversando una fase di grande difficoltà", dice Battista Cualbu, presidente Coldiretti Sardegna, oggi a Cascia con i capi ovini.

"E' stato un enorme gesto di solidarietà", ha commentato, tra le lacrime, il sindaco di Cascia, Gino Emili, mentre nella sua città l'arrivo delle pecore è diventato, per la prima volta dopo le scosse dei mesi scorsi, un'occasione per fare festa. 

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