(ANSA) - ROMA, 21 MAR - Città e campagna saranno più vicine e
più integrate con l'Urban Food Planning, un nuovo strumento di
pianificazione e riorganizzazione dei territori a vocazione
enogastronomica. L'Urban Food Planning è un modello di
rioganizzazione di città e territori che sta incontrando un
clima di favore nel mondo anglosassone, in particolare in Canada
e Regno Unito. Toronto si è attestata come leader in Nord
America, l'inglese Bristol lo pratica dal 2011, mentre in Italia
questo filone dell'urbanistica e della gestione ambientale muove
i primi passi in Italia grazie a un ambizioso progetto delle
Città del Vino, illustrato oggi alla cerimonia dei 30 anni
dell'associazione nazionale. Progetto che rappresenta la
naturale evoluzione dei Piani Regolatori del Vino.
L'Urban Food Planning è la nuova frontiera dello sviluppo
sostenibile di città e aree metropolitane, un programma
complesso che parte da valutazioni semplici e quotidiane: il
cibo, al centro della nostra vita, ha evidenti connessioni con
l'ambiente e il paesaggio, pone questioni di democrazia
alimentare, problemi per i Paesi ricchi (es. diabete e obesità),
costi occulti per il sistema sanitario ed è volano per le
economie locali ma anche motivo di viaggio e scoperta dei
territori. Sulla base di tali implicazioni le Città del Vino
stanno promuovendo tra i 407 Comuni associati questo innovativo
strumento di programmazione urbanistica e rurale che mette
l'agricoltura al centro del futuro. A curare il progetto per le
Città del Vino è Davide Marino, professore di "Economia del
Gusto" all'Università del Molise. "Col nuovo approccio il cibo
e l'agricoltura divengono elementi centrali di una città o di
una rete di Comuni e territori - conclude Marino - per un nuovo
assetto delle funzioni paesaggistiche, economiche, sociali,
ambientali, culturali e logistiche. A Milano, Parma e Torino si
sta sperimentando la food policy, che qualifica la qualità del
cibo, delle mense, ma altra cosa - precisa infine l'esperto - è
la pianificazione attorno al cibo, intesa come un'estensione dei
piani regolatori".(ANSA).
Leggi l'articolo completo su ANSA.it
Città del Vino lancia in 407 municipi l'Urban Food Planning
Modello Toronto e Bristol, piani regolatori "pret à manger"