(ANSA) - ROMA, 9 NOV - In Costa d'Avorio sono circa 1.200.000
i bambini coinvolti nella produzione del cacao, molti dei quali
vengono costretti a lavorare in condizioni di pericolo,
obbligati a lasciare la scuola o a non farvi mai accesso. E' il
grido d'allarme lanciato oggi in occasione della presentazione
del settimo Rapporto di responsabilità sociale del Gruppo
Ferrero e della partnership tra la stessa industria alimentare
e Save the Children per garantire protezione ed educazione ai
bambini vittime dello sfruttamento del lavoro minorile nelle
piantagioni di cacao in dieci comunità del Dipartimento di
Soubre, nel Sud-Ovest del Paese africano.
Il 36% dei ragazzi ivoriani non è mai andato a scuola, il 66%
dei giovani non termina il ciclo di istruzione primaria e il 48%
dei bambini e circa il 70% delle bambine è analfabeta. Grazie al
sostegno di Ferrero, Save the Children realizzerà un progetto
per la tutela dei diritti dei bambini nella filiera del cacao in
Costa d'Avorio e potenziare percorsi educativi alternativi al
lavoro minorile. In collaborazione con le autorità locali,
l'intervento raggiungerà oltre 500 bambini, coinvolgendo più di
7.700 membri delle comunità e circa 100 rappresentanti delle
istituzioni locali. "La collaborazione con Ferrero - spiega
Claudio Tesauro, Presidente di Save the Children Italia - è un
passo concreto di un percorso da fare insieme a tutela dei
diritti dell'infanzia, nell'ambito dei nuovi Obiettivi di
Sviluppo Sostenibili stabiliti dalle Nazioni Unite, che
assegnano un ruolo fondamentale al settore privato. La
partnership tra Save the Children e Ferrero va proprio in questa
direzione: individuare sinergie e aree di sviluppo per lavorare
insieme a favore dei diritti dei bambini".(ANSA).
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Ferrero e Save the Children a tutela baby-coltivatori cacao
Partnership contro sfruttamento lavoro minori in Costa d'Avorio