(ANSA) - ROMA, 13 OTT - Annata nera per l'olio d'oliva made
in Italy: per la campagna di raccolta appena iniziata si prevede
infatti una resa di 298 migliaia di tonnellate, in calo del 37%
rispetto allo scorso anno e con prezzi attesi in forte rialzo.
La stima è di Unaprol-Consorzio Olivicolo italiano, che
sottolinea come sia fisiologica un'annata in calo dopo il
raccolto abbondante della scorsa campagna e come l'Italia
rimanga comunque il secondo produttore mondiale dietro la Spagna
e davanti la Grecia. "Il bilancio inoltre potrebbe essere un pò
raddrizzato - osserva David Granieri, presidente Unaprol - dalle
molteplici piccole aziende che sono sotto la soglia del
parametro minimo produttivo assunto dai rilevamenti ufficiali".
A soffrire è stata soprattutto la produzione delle regioni
del Sud Italia che hanno dovuto fare anche i conti con la mosca
olearia, parassita che attacca gli olivi. Per la Puglia, primo
produttore in Italia di olio, si stima una produzione in calo
del 40%, a 242.169 tonnellate. Perdite ancora maggiori per la
Sicilia (-42% a 52.409 tonnellate) e la Campania che crolla del
49% a 19.332. Sulla Puglia incombe ancora l'emergenza Xylella,
ma l'incidenza sulle perdite "finora si attesta al 5% - osserva
il vicepresidente di Unaprol Pantaleo Piccinno - Quello della
Xylella è un danno progressivo dovuto al graduale essiccamento
della pianta che via via si fa più pesante. E purtroppo non si
riscontrano progressi neui tentativi di contrasto".
Ci sono comunque al Nord regioni che sorridono. Per il Veneto
in particolare si stima un incremento della produzione del 30%,
a 1.761 tonnellate. "E anche in Friuli e Trentino si prevede il
segno più" osserva Albino Pezzini, presidente di
Aipo-Associazione italiana produttori olivicoli dell'area Nord
Est (Veneto, Trentino e Friuli Venezia Giulia).
(ANSA).
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Olio: è annata nera, -37% stime produzione 2016
Unaprol,calo fisiologico dopo ricco 2015 ma pesato mosca olearia