(ANSA) - ROMA, 28 LUG - Nuovo allarme per le api: dei
pesticidi largamente usati in alcune colture agiscono
involontariamente da "contraccettivo" per questi insetti perché
uccidono quasi il 40% dello sperma dei maschi. Il dato emerge da
uno studio guidato dall'Università svizzera di Berna che ha
analizzato gli effetti di due insetticidi appartenenti alla
famiglia dei neonicotinoidi, già ritenuti da altre ricerche fra
i principali responsabili della moria di api.
I pesticidi presi in esame, spiegano i ricercatori sulla
rivista Proceedings of the Royal Society B, non uccidono
direttamente i fuchi ma influiscono sulla loro capacità
riproduttiva riducendone la fertilità. Quelli che si sono
nutriti del polline trattato hanno prodotto in media il 39% di
spermatozoi vivi in meno rispetto a chi si è nutrito di polline
non contaminato. I fuchi dei due gruppi dell'esperimento hanno
prodotto circa la stessa quantità di sperma ma le analisi hanno
rivelato che gli insetti che non avevano pesticidi nel polline
avevano prodotto in media 1,98 milioni di spermatozoi vivi e
quelli con i neonicotinoidi nel cibo circa 1,2 milioni.
C'è anche un altro dato preoccupante: i fuchi raggiungono
normalmente la maturità sessuale intorno ai 14 giorni, ma i
ricercatori hanno rilevato che il 32% di quelli esposti ai
pesticidi era già morto per allora e quindi non è stato in grado
di accoppiarsi. Questa percentuale nei fuchi non esposti era più
bassa, del 17%.(ANSA).
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Sos api, pesticidi molto diffusi fanno da 'contraccettivo'
Studio, neonicotinoidi uccidono il 40% dello sperma dei maschi