(ANSA) - ROMA, 24 MAG - Introdurre più legumi nelle
produzioni agricole europee potrebbe essere una carta decisiva a
favore della sostenibilità, non solo per l'agricoltura ma anche
per le abitudini alimentari della popolazione del Vecchio
Continente. Lo afferma uno studio internazionale pubblicato
sulla rivista Frontiers in Plant Sciences condotto nell'ambito
del progetto Ue "Legume Futures".
Per gli studiosi l'agricoltura europea è altamente
specializzata su un numero molto esiguo di colture, a scapito
dell'ambiente: a dominare sono i cereali, mentre l'Europa
importa circa il 70% delle sue scorte di mangimi proteici per
supportare l'industria della carne. I legumi, spiega l'autore
principale dello studio Moritz Reckling del Leibniz Centre for
Agriculture Research (ZALF) tedesco, "non solo sono ricchi di
proteine" ma sono anche capaci di fissare nel terreno l'azoto
presente in atmosfera contribuendo da un lato a ridurre la
necessità di fertilizzanti e dall'altro a ridurre le emissioni
di CO2 nell'atmosfera. Attualmente meno del 2% dei terreni
coltivabili europei è utilizzato per i legumi.
Il team di ricercatori ha sviluppato un modello per
determinare gli effetti dell'integrazione dei legumi nelle
colture e l'ha applicato a cinque casi studio in Europa con
diverse condizioni climatiche e sistemi di coltivazione. I
benefici ambientali sono stati confermati: complessivamente le
emissioni di ossido di azoto si sono ridotte del 20-30%, mentre
l'utilizzo di fertilizzanti è sceso del 25% in almeno il 40% dei
casi. E i benefici, sottolineano gli scienziati, sono stati
anche economici: i modelli elaborati hanno mostrato margini
lordi in aumento per tutti i sistemi agricoli e per due su
cinque dei sistemi coltivabili.
Proprio con l'obiettivo di valorizzarne i benefici nutritivi,
ambientali e agricoli la Fao ha dichiarato il 2016 l'Anno
internazionale dei Legumi.(ANSA).
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Più legumi per un'agricoltura sostenibile in Europa
Studio, utili anche per coprire il fabbisogno di proteine