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India: siccità in Marathwada, ondata suicidi agricoltori

Meteorologo, aumento temperature per colpa gas serra

Redazione Ansa

E' diventata ormai la terra dei contadini suicidi. Marathwada, provincia dello stato indiano centro-occidentale del Maharashtra, dall'inizio dell'anno ha registrato quasi 400 suicidi di agricoltori. Dopo quattro anni di siccità, i raccolti sono miseri e i contadini alla disperazione, senza risorse e strozzati dai debiti. Molti finiscono per uccidersi. Ne parla il quotidiano indiano "The Indian Express" sul suo sito, citando funzionari locali.

Nei primi 4 mesi del 2015, 278 contadini si erano tolti la vita nel Marathwada. Nello stesso periodo di quest'anno, il bilancio è salito a 370. Al 7 maggio si era già arrivati a 392.

"E' vero che in confronto all'anno scorso, il dato di quest'anno degli agricoltori suicidi è molto maggiore", commenta il vicecommissario del governo provinciale, Jitendra Papalkar.

Il governo statale del Maharashtra ha lanciato un piano di aiuti ai coltivatori, che però al momento ha dato scarsi risultati. "Stiamo cercando di convincere gli agricoltori a coltivare legumi, sorgo, mais, invece che piante che richiedono molta acqua, come la canna da zucchero -, spiega il capo della task force governativa per gli aiuti, Kishore Tiwari -. Un acro di canna da zucchero richiede l'acqua di 100 acri di cotone".

Il direttore generale del Dipartimento meteorologico indiano, Laxman Singh Rathore, ha dichiarato al quotidiano britannico Independent che "è stato osservato che dal 2001 zone dell'India settentrionale, specialmente nel Rajastan, sono interessate da una temperatura in costante aumento ogni anno. Le ragioni principali sono l'eccessivo uso di energia e le emissioni di anidride carbonica. Anche fattori come l'urbanizzazione e l'industrializzazione hanno contribuito al fenomeno del riscaldamento globale". (ANSA).

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