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Imprese:ortofrutta,Nomisma-Unaproa, Sos gestione del rischio

Viceministro Olivero,servono aggregazione e integrazione filiera

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 4 MAG - Cambiano i mercati di consumo e importazione di prodotti ortofrutticoli, i competitor diventano sempre più agguerriti e le imprese italiane soffrono per mantenere inalterate le proprie quote di mercato. Ma cambia anche il clima e con una maggior frequenza di eventi catastrofali, un settore come quello ortofrutticolo maggiormente esposto alle bizze del tempo, ha sempre più bisogno di strumenti per la gestione del rischio in grado di tutelare il reddito delle imprese. E' quanto emerso dal secondo "Rapporto Nomisma - Unaproa sulla Competitività del Settore Ortofrutticolo Nazionale", presentato oggi a Roma. "L'aggregazione e l'integrazione di filiera - ha sottolineato il vice ministro alle Politiche agricole Andrea Olivero - sono leve indispensabili per il rafforzamento della competitività dell'ortofrutta italiana, comparto fondamentale della nostra agricoltura per valori strutturali, economici e occupazionali.

Nello scenario attuale- ha argomentato Olivero - occorre mettere a sistema azioni coerenti e di ampio respiro; la recente assegnazione di 200 milioni di euro per i contratti di filiera e di distretto - ha ricordato Olivero - si muove in questa direzione e affianca gli strumenti volti a favorire la semplificazione, l'accesso al credito e l'internazionalizzazione. Lo sforzo corale è quello di puntare alla responsabilità della filiera nel suo complesso - dalla produzione alla distribuzione, al fine di assicurare la giusta redditività, tutelare il consumatore e promuovere la cultura della legalità". "Dobbiamo una volta di più ribadire l'importanza strategica dell'ortofrutta per l'economia del Paese - ha concluso Antonio Schiavelli, presidente di Unaproa - L'Organizzazione dei Produttori è strumento indispensabile per garantire reddito e reciprocità con il consumatore. Come produttori e come soggetti responsabili sul territorio vogliamo ribadire l'ambizione a uno stabile accordo e raccordo con il consumatore, nel nome di un interesse comune: garanzia del prodotto, qualità, salubrità, ambiente, paesaggio e, non ultimo, eticità".(ANSA).

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