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3 italiani su 4 delusi da piatti all'estero

In dossier Coldiretti le versioni 'bizzarre' della nostra cucina

3 italiani su 4 delusi da piatti all'estero

Redazione Ansa

BOLOGNA - Tre italiani su quattro restano delusi dai piatti 'italiani' serviti all'estero dove vengono portate in tavola le più bizzarre versioni delle ricette tradizionali. C'è l'abitudine belga di usare la panna al posto del pecorino nella carbonara, quella tedesca di impiegare l'olio di semi nella cotoletta alla milanese o quella olandese di non usare il mascarpone nel tiramisù, fino agli inglesi che vanno pazzi per gli spaghetti alla bolognese che sono del tutto sconosciuti nella città emiliana. E' quanto denuncia il Dossier Coldiretti che ha collaborato alla 'task force' dei carabinieri dei Nas all'estero per verificare "Cosa mangiano di italiano in Europa".

È significativo e preoccupante il fatto che - spiegano dalla Coldiretti - uno dei piatti 'italiani' più diffuso siano gli spaghetti alla bolognese che spopolano in Inghilterra, ma che non esistono nella tradizione nazionale se non nei menù 'acchiappaturisti'. Una variante molto diffusa spacciata come tricolore è anche la 'Pasta with Meatballs', pasta con le polpette che nessun italiano servirebbe a tavola. Tra le specialità più 'tradite' ci sono anche la pasta al pesto proposta con mandorle, noci o pistacchi al posto dei pinoli e con il formaggio comune che sostituisce l'immancabile parmigiano reggiano e il pecorino romano.

Una 'offesa' - spiegano dall'associazione - che si vuole combattere con la candidatura del pesto alla genovese a patrimonio immateriale dell'umanità, a tutela del basilico genovese a denominazione di origine (Dop). Nella ricetta tradizionale della costoletta alla milanese invece - continua la Coldiretti - non possono mancare oltre alla costola di vitello battuta, il pane grattugiato grosso, le uova, il burro, meglio se chiarificato, e il sale.

Una ricetta che purtroppo non sempre è rispettata e all'estero non è certo difficile trovare la cotoletta alla milanese realizzata con carne di pollo o di maiale o fritta nell'olio di semi. Praticamente ovunque - concludono dall'associazione - è poi diffusa la tipica caprese servita con formaggio industriale al posto della mozzarella di bufala o del fiordilatte. 

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