BOLOGNA - Nuove opportunità per i detenuti
della casa circondariale di Bologna col progetto 'Semi di
libertà', che prevede il recupero della serra del carcere per la
formazione professionale sull'agricoltura biologica e urbana
rivolta ai detenuti, affidata a Cefal in collaborazione con
alcuni docenti della Scuola di Agraria.
Inoltre previsto l'avvio dell'attività di impresa all'interno
della quale occupare i detenuti, a cura della cooperativa
Pictor, per la produzione agricola di piante tradizionali e
aromatiche destinata al consumo interno ed alla vendita sul
mercato. Tutte le coltivazioni avranno certificazione biologica.
Verrà inoltre costruito un impianto fotovoltaico per garantire
la massima autonomia dal punto di vista energetico dell'ambiente
destinato a vivaio. La convenzione quadro è stata siglata tra
Comune, Casa Circondariale Dozza, Università di Bologna,
associazione Il Poggeschi per il carcere, Cefal, cooperativa
sociale Pictor e associazione Streccapogn.
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Progetto formerà detenuti carcere Bologna a agricoltura bio
grazie alla collaborazione tra Comune e vari enti