(ANSA) - ROMA, 8 OTT - Non si può ancora aspettare. Il
pericolo di ingresso in Europa della malattia del "Black Spot"
che colpisce gli agrumi è troppo elevato. Bisogna agire
tempestivamente per proteggere la nostra produzione agrumicola,
bloccando le importazioni dal Sud Africa. Lo afferma Dino
Scanavino, coordinatore nazionale di Agrinsieme, spiegando che
finora le misure messe in campo "si sono dimostrate deboli e
inefficaci e il rischio, se non si prendono provvedimenti, è
quello di innescare una seconda Xylella".
Il comparto - ricorda Scanavino - in Europa conta 500 mila
ettari coltivati e 5 milioni di tonnellate di produzione annue.
Solo in Italia il settore coinvolge circa 78 mila aziende
agrumicole e vale 1,4 miliardi di euro. Incidendo per quasi un
terzo sul valore complessivo della frutticoltura.
Ad oggi non esistono prodotti fitosanitari in grado di
combattere il "Black Spot". E le notizie che arrivano suscitano
molte preoccupazioni - avverte il responsabile nazionale del
coordinamento di Cia, Confagricoltura, Alleanza delle
cooperative agroalimentari e Copagri- La normativa europea
prevedrebbe, di fatto, il blocco dell'import dopo 5
intercettazioni. A settembre 2015 le intercettazioni sono state
11 per quanto riguarda i prodotti importati dal Sudafrica e 10
su prodotti provenienti dall'Argentina. Ma la Ue non è
intervenuta in alcun modo. Nonostante già nel 2013 le
intercettazioni dal Sud Africa fossero state 35 e nel 2014 25.
Per questo Agrinsieme, unendosi alle sollecitazioni del
Copa-Cogeca che ha chiesto un intervento immediato da parte
della Commissione europea, "ribadisce la necessità di un blocco
dell'import dal Sud Africa e di un attento monitoraggio
dell'import dall'Argentina".
(ANSA).
Leggi l'articolo completo su ANSA.it
Ue: Agrinsieme,non sottovalutare rischio 'Black Spot' agrumi
Bloccare import da Sudafrica