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Olio: raccolta Italia molto positiva,Grecia giù,vola Tunisia

Da Olio Officina stime Olivagione 2015 nel Mediterraneo

Redazione Ansa

Il mondo dell'extravergine made in Italy guarda con ottimismo all'imminente campagna di raccolta delle olive. In Italia, dopo una campagna olearia disastrosa, quella dello scorso anno, si tira un sospiro di sollievo. "Il nuovo raccolto si preannuncia molto positivo", afferma Luigi Caricato, direttore di Olio Officina. ''Già in alcune regioni si sta iniziando ad avere i primi oli estratti. L'olio che ho degustato finora - sottolinea Caricato - è molto buono nei profumi, ha caratteristiche di pregio. Fatti i debiti scongiuri, gli olivicoltori si attendono una produzione, più che soddisfacente, che, complessivamente, si aggirerebbe intorno alle 300 mila tonnellate di olio, e forse anche più, almeno se tutto procede bene fino al momento della raccolta''. Per quanto riguarda il Salento, a detta dell'esperto, ''il problema Xylella fastidiosa, di cui tanto si è parlato con toni allarmistici per le produzioni della Puglia meridionale, non ha sortito effetti sulla produzione''.

Secondo una stima delle produzioni nel Mediterraneo, redatta da Caricato sulla base dell'olivagione 2015, in Grecia è prevista una raccolta globale di circa 260.000 tonnellate, inferiore a quella dell'anno scorso, ma in media con gli standard produttivi ellenici. La Tunisia, dopo la raccolta record dello scorso anno, anche quest'anno, grazie soprattutto ad abbondanti piogge, ha oliveti in ottime condizioni. Una stima iniziale prevede un quantitativo di "oro verde" tunisino intorno alle 130.000-140.000 tonnellate. Il Marocco conta di produrre circa 120.000 tonnellate, dimostrando di anno in anno di poter aumentare il potenziale produttivo con costanza. La produzione turca è inferiore rispetto a quella dello scorso anno, e si attesta intorno a 150-160.000 tonnellate. In Siria, per la situazione complessa dovuta al conflitto, non si conta di ottenere più di 40-45.000 tonnellate di olio. In Portogallo si stima una produzione intorno alle 80.000 tonnellate. La Spagna restalo snodo cruciale di ogni previsione sui futuri assetti dei mercati. Si ha una consistenza minima di giacenze, conclude Caricato precisando che il range di produzione oscillerà tra 1.200.000 e 1.500.000 tonnellate. Il tutto dipenderà dai giovamenti che le piogge apporteranno.(ANSA).

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