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Agricoltura: La Pietra, è ora di passare dalle proteste alle proposte

Porteremo le indicazioni agricoltori all'attenzione delle istituzioni europee

Redazione Ansa

"Il Masaf si è reso disponibile fin dal primo giorno ad aprire un confronto che consentisse di passare dalle legittime proteste alle proposte, così da poter dare ascolto alle indicazioni dei nostri agricoltori e portarle, come governo, all'attenzione delle istituzioni europee e avviare un dialogo costruttivo in grado di apportare le necessarie correzioni alla Pac e a tutte le tematiche inerenti il mondo agricolo". Così il sottosegretario al Ministero dell'Agricoltura Patrizio La Pietra al termine del tavolo di confronto, che si è tenuto al Masaf, con le rappresentanze delle sigle degli agricoltori in questi giorni presenti nei vari presidi sparsi sul territorio italiano. All'incontro hanno partecipato, oltre al sottosegretario La Pietra, i delegati di Altra Agricoltura, Popolo Produttivo, Riscatto Agricolo e Agricoltori Italiani. Tema dell'incontro, così come concordato con le rappresentanze, fa sapere il Masaf, è stato quello della Pac, che verrà discusso lunedì prossimo a Bruxelles.
    Gli agricoltori hanno chiesto attenzione, in particolare, alla questione della messa a riposo dei terreni, gli eco-schemi e le relazioni commerciali.
    "Il governo è deciso a chiedere a Bruxelles una profonda revisione della BCAA 7 (avvicendamento). Occorre garantire - ha aggiunto La Pietra - maggiore flessibilità agli stati membri, in modo da adattare i vari impegni alle condizioni pedoclimatiche di ciascun territorio".
    Per quanto riguarda gli eco-schemi, secondo La Pietra , occorre avviare un'attenta riflessione che porti a una modifica in base alle caratteristiche dell'agricoltura italiana. Un altro punto di massima condivisione con le rappresentanze degli agricoltori è quello delle relazioni commerciali. "Ho garantito un impegno del governo teso a sensibilizzare l'Unione Europea affinché nessun accordo commerciale tra Commissione europea e Paesi terzi possa essere stipulato, se non si garantiscono gli stessi standard in vigore nel mercato UE", ha detto, sottolineando che "ad oggi questi standard non sono stati garantiti". Su questo punto, ha aggiunto, "occorre che le istituzioni europee siano determinate, se veramente si vuole dare ascolto e soprattutto un futuro economico sostenibile ai nostri agricoltori, fino ad oggi ingiustamente penalizzati".
    "La posizione del governo è chiara - ha concluso - così come è chiaro che visto l'impegno che abbiamo assunto, ora ci aspettiamo che le varie sigle che abbiamo incontrato proseguano il percorso di dialogo, così da poter chiudere il momento delle proteste, sostituendolo con quello delle proposte". 
   

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