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Mizzica! Dizionario gastronomico siciliano, dalla A di arancìnu a Z d zibbìbbu

Lauricella esplora il legame tra lingua, cultura e cucina

Redazione Ansa

 - Il legame tra lingua, cultura e cucina raccontato attraverso un'ampia raccolta di parole per (ri)scoprire e tutelare l'identità della lingua siciliana. E' la sfida colta da Francesco Lauricella, approdato nelle librerie firmando "Mizzica! Dizionario gastronomico siciliano", quarto volume edito dalla nuova casa editrice Topic dedicata a testi di approfondimento di carattere gastronomico, tecnico, scientifico e divulgativo.


    Siamo ciò che mangiamo e questo non è vero soltanto da un punto di vista chimico-fisico perché il cibo è anche parte fondamentale della nostra identità culturale. Mizzica! raccoglie oltre 6.500 lemmi siciliani (declinati nelle varianti di ogni provincia, se non addirittura della zona del mercato del pesce da cui nascono), 500 ricette, di cui oltre 100 di dolci, più di 300 nomi di pesci e ancora nomi di piante e frutti (oltre 450) e i prodotti e le specialità tutelate dai marchi Dop, Doc, Docg, Igp, Pat e Presìdi Slow Food. Ad arricchire il dizionario ci sono 12 schede di approfondimento che provano a ricostruire, in maniera evocativa, la storia quanto l'etimologia di alcuni dei piatti più celebri (e le loro varianti nel tempo) come la caponata, le panelle di ceci e la pasta con le sarde. Dalla A di arancìnu alla Z di zibbìbbu, passando per i cannoli, la cassata, la caponata, le sarde a beccafico, ogni termine racchiude sapori e tradizioni culinarie che hanno resistito alla prova del tempo.


    Il volume nasce con l'ambizione di (ri)portare nel terzo millennio termini siciliani del XIX e del XX secolo, ormai usati raramente e che rischiano di essere dimenticati, per tutelare l'identità della lingua siciliana. "Mizzica! - spiega l'autore, Francesco Lauricella - è una parola che rappresenta la Sicilia più autentica, è l'esclamazione che ogni cuoco vorrebbe sentire quando porta a tavola un piatto, è una parola antica che grazie alla sua capacità di esprimere efficacemente pensieri e sentimenti ha travalicato i confini della lingua siciliana e dal 2006 è approdata nel 'Vocabolario della lingua italiana' Zingarelli, perché sempre più spesso viene usata in italiano per aggiungere un po' di gusto siciliano ad una conversazione. Il mio intento è offrire una guida indispensabile per un viaggio del gusto, dove ogni definizione è un invito a gustare la Sicilia a ogni boccone".
   

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