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Vino 'rosa' in un libro per una nuova rivoluzione del bere

Padre e figlia Cataldi Madonna, 'più idoneo alla vita attuale'

Redazione Ansa

(ANSA) - PESCARA, 08 MAR - Il vino 'rosa' per rivoluzionare ancora una volta il mondo dell'enologia: è l'obiettivo di Luigi e Giulia Cataldi Madonna, padre e figlia titolari dell'omonima cantina, che vestono per la prima volta i panni di scrittori nel libro 'Il vino è rosa' (TOPIC, pp 208, 25 euro) per raccontare la storia di un prodotto visto erroneamente come di seconda fascia, protagonista nel passato, ma poco conosciuto nel presente.
    "Il vino rosa - spiegano gli autori - è per natura scattante e anche per questo più idoneo ai ritmi della nostra vita attuale, sempre meno lineare. Bere rosa potrebbe anche essere il segno di una nuova mentalità in formazione. Il nome 'rosa' ha qualcosa di magico proprio per la sua forza evocativa e porterà fortuna alla produzione e alla promozione del vino rosa italiano".
    Il volume, oltre all'obiettivo divulgativo, si pone come momento di riflessione per condividere l'idea degli autori di individuare nella denominazione 'rosa' - invece del 'rosato' o del 'rosé' - una nuova opportunità per il settore, valorizzando tutte le espressioni territoriali della produzione rosa italiana.
    Attraverso una raffinata analisi storica, artistica, linguistica e culturale, il libro racconta di come, fin dalle sue origini, il vino (da uve rosse) nasca in realtà rosa. Secolo dopo secolo viene raccontata l'evoluzione del vino rosa, spesso vittima di una confusione terminologica e di una reputazione poco consona alla sua reale qualità. Il riaffermarsi del vino rosa come progenitore del vino rosso si delinea attraverso un'analisi approfondita di contributi illustri e tecniche di vinificazione, fino ad arrivare al risorgimento qualitativo e culturale dei nostri giorni, promosso soprattutto dai francesi.
    "Il rosa - ha spiegato Luigi Cataldi all'ANSA - era il vino di casa, della provincia. Rosato significa tingere qualcosa di rosa, quindi crediamo che 'rosa' sia il termine corretto, quello vero. Lo spunto per scrivere il libro è arrivato dalla tesi di mia figlia Giulia sul 'Cataldino', un nostro vino rosa integrale: così, approfittando del tempo che ci ha regalato il Covid, abbiamo provato a scrivere insieme qualcosa sul vino, io e mia figlia, invece di produrlo soltanto". (ANSA).
   

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