(ANSA) - MILANO, 30 GIU - AA.VV., 'COSTA DEI TRABOCCHI, IL
MARE D'ABRUZZO' (Slow Food Editore, pp. 224, euro 24,00)
Da Milano a Ortona corrono poco più di 500 chilometri: pegno
di viaggio per raggiungere la costa dei trabocchi, le macchine
da pesca in terraferma, protese sul mare, che Gabriele
D'Annunzio descrisse come "simili a un ragno colossale",
attribuendo loro un'impronta estetica unica e distintiva. Di
sicuro i trabocchi hanno disegnato per secoli una tradizione, ma
anche un tratto ampio di costa abruzzese lungo 42 chilometri.
Oggi danno anche lo spunto a SlowFood Editore per uno dei
titoli estivi, "Costa dei Trabocchi - Il mare d'Abruzzo": il
volume, appena uscito, racconta storie di sapori e di persone
nel tratto costiero compreso tra Ortona e Vasto, dove tutt'ora
si trovano 23 trabocchi con le loro maglie ampie che si
dispiegano come braccia multiformi sul mare. Queste particolari
strutture sono state concepite per la pesca da terraferma, con
l'incredibile capacità di sollevarsi sospese sul mare, evitando
l'impiego di imbarcazioni.
Le pagine ritmano storie di persone, ingredienti e ricette,
tra piatti simbolo come il brodetto vastese, i polpetti in
purgatorio, i vermicelli con le cozze ma anche congiunzioni con
elementi che arrivano più lontano dal mare come i peperoni, le
cicorie e i legumi. C'è una sezione dedicata all'architettura
dei trabocchi, una sui percorsi in bicicletta, una sui vini di
una regione di mezzo da scoprire: come anche nel libro, il
viaggio in questa zona diviene infatti un'esperienza sospesa tra
il mare e la terra, proprio come i trabocchi che ne
rappresentano il simbolo. (ANSA).
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Costa dei Trabocchi, i "ragni colossali" di D'Annunzio
Cucina e itinerari sull'Adriatico nel nuovo libro di SlowFood