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Lollobrigida, in agricoltura bisogna cambiare prospettiva

Ministro, alcune posizioni ideologiche creano problemi

Redazione Ansa

(ANSA) - L'AQUILA, 07 MAR - "Stiamo facendo con grande puntualità e grande attenzione, spiegando che la differenza tra i costi di produzione e il valore, dati Eurostat, è molto elevata, parliamo del 22% di crescita di costi di produzione, di 15% di aumento del valore e questo delta lo pagano i nostri produttori. Bisogna cambiare totalmente la prospettiva che negli ultimi anni ha visto prevalere la sostenibilità ambientale rispetto alla sostenibilità economica". Così il ministro Francesco Lollobrigida, intervenuto oggi all'Aquila sul rincaro delle materie prime e dell'energia nel comparto dell'agricoltura.
    Il ministro ha tirato in ballo anche un'altra ragione: "L'agricoltore è il primo ambientalista, è colui che attraverso il suo lavoro manutiene quello che ha di più prezioso, ossia la terra che preserva per sé e per le generazioni che seguiranno ed è per questo che va rimesso al centro".
    "Lo stiamo facendo con le nostre normative nazionali - ha detto Lollobrigida - ma per definizione questo lavoro va fatto in Ue. L'Italia si è caratterizzata con un'azione puntuale dall'inizio del mandato del governo Meloni, che ha posto l'uomo come bio-regolatore, capace, su base di dati scientifici, di equilibrare l'ecosistema anche rispetto alla presenza di animali in eccesso, oppure al contrario quando gli animali rischiano l'estinzione per la loro protezione, ma stesso discorso vale sulla produzione". Di qui le strategie. "Noi - ha sottolineato Lollobrigida - possiamo rinunciare ad alcuni elementi che servono a garantire una produzione sufficiente e dunque un reddito, solo se abbiamo alternative. Invece alcune posizioni ideologiche da questo punto di vista hanno messo in grande difficoltà gli agricoltori. Devo dire in Italia abbiamo fatto scelte molto chiare - ha concluso Lollobrigida - mantenendo tutte quelle che erano le possibilità di sostegno di abbattimento dei costi di produzione che in altri Paesi europei, come la Germania, hanno tolto". (ANSA).
   

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