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Mais, con la nuova Pac ulteriore calo delle superfici del 4%

Norme pseudo-green hanno tagliato la capacità produttiva

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 05 MAR - Le superfici coltivate di mais si sono dimezzate rispetto al 2012 e con i nuovi vincoli normativi imposti dalla Pac si prevede un ulteriore calo del 4%. Lo ha dichiarato il presidente di Confcooperative Fedagripesca Carlo Piccinini, intervenuto al convegno "Il futuro del mais? È la cooperazione" organizzato a Vicenza su iniziativa della Confcooperative Fedagripesca Veneto e Vicenza. Si profila quindi un trend negativo inarrestabile causato anche in parte dai cambiamenti climatici.
    "Agendo in nome di obiettivi pseudo-green - ha spiegato Piccinini - l'Europa ha formulato proposte che portano con sé come inevitabile conseguenza una riduzione della capacità produttiva dei paesi dell'Unione, specie in filiere strategiche come l'ortofrutta, il vino o i cereali. Il tutto senza che sia garantita alcuna forma di reciprocità". Il presidente del Settore Grandi Colture Daniele Castagnaviz dal convegno ha puntato il dito sulla necessità di superare il divieto di monosuccessione (condizionalità) previsto dalle nuove normative, per consentire la coltivazione in deroga del mais in rotazione per 2 anni su 3 nelle sole aree irrigue delle 5 regioni della Pianura padana. Una soluzione sostenibile da un punto di vista ambientale e che non presenta problemi agronomici non gestibili.
    Dal convegno si è lanciato, infine, un appello ai produttor di puntare all'aggregazione. "Le cooperative - ha sottolineato il responsabile Grandi Colture e Servizi di Confcooperative Veneto Emilio Pellizzari - consentono anche ad aziende agricole di medie e piccole dimensioni di introdurre nuove tecniche di coltivazione. Attraverso le cooperative è inoltre possibile commercializzare il mais entrando nel mercato finanziario puntando ad ottenere maggiore marginalità". (ANSA).
   

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