(ANSA) - ROMA, 07 NOV - Si è intensificata l'azione globale
per combattere la pesca illegale, non dichiarata e non
regolamentata (Inn). Sono arrivati a 100 gli Stati che si sono
impegnati nell'accordo del Psma, l'Organizzazione delle Nazioni
Unite per l'alimentazione e l'agricoltura sulle misure dello
Stato di approdo. Con Angola, Eritrea, Marocco e Nigeria, gli
Stati impegnati nell'accordo sono il 60%.
"L'aumento della domanda dei consumatori e la trasformazione
dei sistemi agroalimentari nella pesca e nell'acquacoltura -
afferma il direttore generale della Fao QU Dongyu - hanno
portato la produzione ittica globale ai massimi livelli e vi è
un ampio riconoscimento della necessità di intensificare la
lotta contro la pesca Inn". Si stima che 1 pesce su 5 catturato
in tutto il mondo ogni anno provenga da pesca Inn con impatti
devastanti sulla sostenibilità della pesca e sui mezzi di
sussistenza di coloro che ne dipendono, nonché sulla
conservazione degli ecosistemi marini. E' un'attività che mina
gli sforzi nazionali, regionali e globali per realizzare una
pesca sostenibile e la sua eliminazione è la chiave per riuscire
a raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle
Nazioni Unite.
"Abbiamo la responsabilità di gestire e utilizzare tutte le
risorse acquatiche in modo sostenibile - ha affermato direttore
della divisione pesca e acquacoltura della Fao Manuel Barange -
dobbiamo lavorare insieme per intensificare i controlli portuali
e un adeguato scambio di informazioni". La Fao, infatti, ha
recentemente lanciato un sistema che raccoglie e condivide
informazioni ufficiali relative alla conformità con particolare
attenzione ai risultati delle ispezioni portuali, alle azioni
intraprese e all'ingresso o ai dinieghi nei porti. (ANSA).
Leggi l'articolo completo su ANSA.it
Fao, accordo contro la pesca illegale siglato da 100 Paesi
A oggi è impegnato il 60% degli Stati di approdo