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Crea, al via il centro di ricerca nazionale biodiversità

Ente ricerca è partner del National Biodiversity Future Center

Redazione Ansa

Al via da oggi, 1 settembre, al National Biodiversity Future Center (Nbfc), primo centro di ricerca nazionale per la biodiversità, previsto dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Lo rende noto il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria (Crea), che partecipa al progetto. Il National Biodiversity Future Center - informa il Crea - si focalizza sul tema prioritario a livello nazionale e internazionale della biodiversità attraverso una rete, coordinata dal Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) e composta da 48 partner, scelti tra Università, organismi di ricerca, fondazioni e imprese, in base alla loro comprovata leadership scientifica, tecnologica, etica e di mercato.

Il progetto prevede un finanziamento di oltre 320 milioni di euro per i primi tre anni (2023-2025) ed il coinvolgimento di oltre 1.300 ricercatori degli enti partner. Il contributo del Crea consisterà nel monitorare, preservare, ripristinare e valorizzare la biodiversità negli ecosistemi terrestri della penisola. In particolare il Crea "ricoprirà - informa una nota dell'ente di ricerca - un ruolo cardine per fornire strumenti innovativi ed efficaci al mondo della ricerca, ai cittadini e ai decisori politici, così da metterli in condizione di conoscere e contrastare l'erosione della diversità biologica, quantificare i servizi ecosistemici e realizzare azioni volte alla conservazione e al ripristino della biodiversità in tutto il Mediterraneo". Crea inoltre lavorerà all'individuazione di soluzioni innovative per raggiungere i target del Green Deal in materia di biodiversità. Altre attività di cui si occuperà il Crea riguarderanno gli ambienti terrestri e d'acqua dolce, tra cui il monitoraggio a lungo termine degli ecosistemi forestali con particolare attenzione alla sua biodiversità funzionale in risposta ai cambiamenti globali e alle pratiche di gestione. Il pubblico sarà coinvolto in iniziative di citizen science per la tutela di specie e habitat protetti, incentrate sulla valorizzazione e lo sviluppo delle collezioni museologiche.

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