(ANSA) - NEW DELHI, 29 NOV - Il Parlamento indiano ha
abrogato con un voto in entrambe le camere, la riforma del
commercio agricolo, contestata dai contadini, in una protesta
durata un anno.
La cancellazione delle tre leggi che liberalizzavano la
vendita dei prodotti delle campagne, è stato il primo atto della
sessione invernale dei lavori delle camere indiane, che sono
stati aperti oggi e continueranno per 26 giorni.
Il premier Modi aveva annunciato la scelta due settimane fa,
dopo che, per dodici mesi, il governo si era mantenuto fermo
nelle sue posizioni e aveva insistito sui vantaggi per i
contadini delle nuove modalità di vendita.
I lavoro sono stati sospesi dopo che i partiti di opposizione
hanno contestato vivacemente le modalità del voto, avvenuto
senza alcuna discussione, e riempiendo l'aula di slogan come
"Jai Kisan", (lunga vita ai contadini); le opposizioni hanno
chiesto inoltre che, assieme alla cancellazione dei
provvedimenti, venisse approvato il decreto sul MSP, il prezzo
minimo garantito che consente agli agricoltori di contare su un
guadagno limitato, ma sicuro.
Le organizzazioni dei contadini hanno ribadito che non
interromperanno la protesta fino a quando il MSP non sarà legge:
"Lo dobbiamo ai 750 agricoltori che hanno perso la vita durante
la battaglia", hanno detto (ANSA).
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India:Parlamento abroga riforme agricole contestate da contadini
L'opposizione contesta il voto