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Lingua blu: morbo dilaga e caso vaccini in Procura Nuoro

Lapia (Cd) denuncia ritardi di Ats, "Focolai cresciuti del 300%"

Redazione Ansa

Un esposto alla Procura della Repubblica di Nuoro per accertare le eventuali responsabilità del dilagare dell'a blue tongue in Sardegna a fronte di una "tempestiva campagna vaccinale che non c'è stata". Lo ha presentato la parlamentare Mara Lapia (Cd) alla Procura della Repubblica di Nuoro oltre a due interrogazioni sull'argomento, rivolte al ministro della Salute Roberto Speranza e al Ministero dell'interno Luciana Lamorgese.

"La ragione per la quale il morbo letale della Lingua blu si è così rapidamente diffuso, decimando le greggi di tanti allevamenti - spiega Lapia - è data principalmente (se non esclusivamente) dal fatto che il piano di prevenzione vaccinale previsto non hatrovato concreta attuazione. Nonostante in Sardegna negli ultimi anni la malattia sia stata considerata endemo-epidemica a partire dall'inizio di agosto, prima in Ogliastra e poi in tutto il centro Sardegna, si sono ripresentati diversi focolai di patologia tra le greggi, con pesanti danni per gli allevatori e tutto il settore produttivo".

E la deputata sostiene che "I focolai sono cresciuti del 300%, passando dai 26 del 16 agosto scorso ai 104 del 25 agosto scorso e la principale causa, oltre alla velocità con cui gli insetti vettori infettano gli animali, è il ritardo della profilassi per la mancata assunzione nei ruoli dei dirigenti veterinari da parte di Ats Sardegna: basti pensare che nelle sole Assl di Nuoro e Lanusei. Secondo la determinazione del 30 aprile 2021 della Regione Autonoma della Sardegna, la profilassi vaccinale avrebbe dovuto concludersi entro lo scorso 31 luglio con una immediata disponibilità di 360 mila dosi di vaccino pronti per l'inoculazione. Ad oggi, tuttavia, così non è stato e si evince come i comuni interessati dalla diffusione della Lingua blu siano 32 per un totale di 48 mila e 542 capi coinvolti e 107 animali morti". Lapia quindi denuncia "i forti ritardi accumulati da Ats Sardegna" che - osserva - "stiano continuando a gravare sugli allevatori, sulle greggi e su tutto il settore produttivo". 

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