(ANSA) - BRUXELLES, 31 MAR - La Commissione europea aumenta
il proprio aiuto finanziario a sostegno delle organizzazioni dei
produttori ortofrutticoli in Emilia Romagna, Veneto, Trentino
Alto Adige, Lombardia, Piemonte e Friuli Venezia Giulia, in
seguito ai danni causati alla produzione dalla cimice marmorata
asiatica: ''Sono stati persi 500 milioni di euro soltanto nel
2019'' tra l'altro sui raccolti di pere, pesche e nettarine,
mele, Kivi, ciliege e albicocche, senza possibilità di recupero.
Per questo, Bruxelles ha deciso di elargire tre tipi di aiuti da
attuare immediatamente. Entreranno in vigore oggi con
applicazione retroattiva dal primo gennaio al 31 dicembre 2020.
In primo luogo le organizzazioni riceveranno un aiuto
finanziario per i fondi di mutualizzazione che comprende anche
il sostegno al capitale iniziale degli stessi fondi. Inoltre il
massimale del 4,6% sul valore della produzione commercializzata
destinato a misure di prevenzione e gestione delle crisi, e'
aumentato dello 0,4%. Infine, su richiesta delle stesse
organizzazioni di produttori il limite dell'aiuto europeo per
misure di lotta alla cimice asiatica passa dal 50% al 60%.
Questi interventi sono necessari in quanto "le organizzazioni di
produttori ortofrutticoli - scrive l'Esecutivo Ue - hanno dovuto
sostenere simultaneamente spese ingenti per misure preventive e
per le perdite dei raccolti, che hanno inciso sul valore della
produzione commercializzata e quindi sull'assistenza finanziaria
che in percentuale accorda loro l'Ue. Anche il loro
riconoscimento ufficiale è ha rischio se il valore della
produzione assistita e commercializzata scende al di sotto della
soglia minima legale". (ANSA).
Leggi l'articolo completo su ANSA.it
Cimice:Ue in soccorso a organizzazioni produttori ortofrutta
In sei regioni, con validità dal 1/o gennaio al 31 dicembre 2020