(ANSA) - ROMA, 28 AGO - La mancanza di risorse umane e di
fondi sta mettendo a rischio la fornitura di servizi idrici e
sanitari nei paesi più poveri del mondo, tanto che meno del 15%
degli Stati dispone delle risorse finanziarie o umane
necessarie per attuare i propri piani ad hoc.
L'allarme arriva da un nuovo rapporto dell'Organizzazione
mondiale della sanità (Oms) e dell'United Nation-Water,
presentato in occasione della Settimana Mondiale dell'acqua, la
conferenza annuale in corso a Stoccolma.
La Global Analysis and Assessment of Sanitation and
Drinking-Water (Glaas) ha esaminato 115 Paesi e territori, che
rappresentano 4,5 miliardi di persone. Circa la metà dei paesi
intervistati ha ora fissato obiettivi per l'acqua potabile e
servizi igienico-sanitari sicuri che mirano a una copertura
universale entro il 2030. Tuttavia, nella stragrande maggioranza
dei paesi, l'attuazione di tali politiche è limitata da risorse
umane e finanziarie inadeguate. Venti Paesi hanno segnalato un
divario di finanziamento superiore al 60% tra esigenze
identificate e finanziamenti disponibili. "Troppe persone non
hanno accesso ad acqua potabile, servizi igienici e sanitari,
mettendole a rischio di infezioni mortali e minacciando i
progressi nella salute pubblica", afferma Tedros Adhanom
Ghebreyesus, direttore generale dell'Oms. "Se vogliamo creare
una società più sana, equa e stabile, questi servizi devono
essere una priorità assoluta", afferma Gilbert F. Houngbo,
presidente di UN-Water e presidente del Fondo internazionale per
lo sviluppo agricolo.(ANSA).
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Allarme Oms, mancanza fondi mette a rischio accesso ad acqua
Nuovo report esamina 115 Paesi