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Europee: Coldiretti, primo test è difesa del made in Italy

Parte negoziato accordo Mercosur, in gioco il 90% delle dop

Redazione Ansa

Il primo banco di prova dell'Unione Europea è la volontà di difendere l'agricoltura e il Made in Italy in occasione della trattativa commerciale con i Paesi del mercato comune dell'America meridionale, di cui fanno parte Argentina, Brasile, Paraguay e Uruguay (Mercosur). E' quanto afferma la Coldiretti, nel sottolineare che oggi si terrà a Bruxelles il Consiglio Affari Esteri dell'Ue che dovrebbe discutere di nuove concessioni nell'ambito dei negoziati Mercosur per una chiusura da parte della Commissione entro metà luglio. A preoccupare, sottolinea la Coldiretti, sono le agevolazioni concesse a prodotti come la carne dal Brasile, classificata nella black list dei prodotti più pericolosi in Italia, ma anche il rischio di legittimare il falso Made in Italy. Nel negoziato, denuncia la Coldiretti, su un totale di 297 denominazioni italiane Dop/Igp, è stata proposta una lista di appena 57 tipicità da tutelare; su molte però sono state già presentate opposizioni, a partire dal Parmigiano Reggiano. Il risultato è che rischiano di essere tutelate meno del 10% delle specialità Made in Italy. Strada in salita anche per il vino made in Italy per la presenza in Brasile di diversi produttori di Prosecco, la cui varietà vinis vinifera 'prosecco tondo' risulta iscritta nella loro banca dati del germoplasma sin dal 1981. Preoccupano poi gli arrivi in Europa di carne bovina dai paesi sudamericani per circa 90 mila tonnellate, considerando che non rispettano gli standard produttivi e di tracciabilità vigenti in Italia e nel Vecchio Continente. E ancora per il per il pollame dove l'Unione Europea sarebbe orientata ad aumentare da 78 mila a 90 mila tonnellate l'offerta attuale con gravi preoccupazioni per l'aspetto sanitario.

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