(ANSA) - BARI, 7 MAG - Non ci sono le prove per parlare di
diffusione volontaria della Xylella fastidiosa, il batterio che
sta essiccando gli ulivi in Puglia. Per questo è stata
archiviata l'inchiesta della Procura di Lecce nei confronti di
dieci indagati, tra cui l'ex commissario straordinario per
l'emergenza Xylella, il generale del corpo Forestale Giuseppe
Silletti, accusati, a vario titolo, di diffusione colposa della
malattia, inquinamento ambientale e deturpamento delle bellezze
naturali. Dall'inchiesta della Procura di Lecce, partita nel
2015, scaturì il decreto di sequestro degli ulivi che portò al
blocco del piano Silletti che prevedeva l'abbattimento degli
alberi infetti. Gli atti della Procura salentina sono stati ora
trasmessi alla Procura di Bari per quanto riguarda l'ipotesi di
reato di falso, ravvisata negli atti acquisiti all'Istituto
agronomico mediterraneo di Valenzano, e due comunicazioni
dell'Osservatorio fitosanitario di Bari, relative alla data
ufficiale di comparsa della Xylella.
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Xylella:non ci fu diffusione volontaria,archiviata inchiesta
Indagini Procura Lecce riguardavano "negligenze" di 10 indagati