(ANSA) - ROMA - Nasce il 'marchio storico di
interesse nazionale' ed il relativo registro presso l'Ufficio
brevetti. Per tutelare il Made in Italy, il dl crescita prevede
l'iscrizione d'ufficio in caso di chiusura del sito produttivo o
di delocalizzazione con conseguente licenziamento collettivo,
con sanzioni nel caso in cui non venga comunicato dall'azienda
il verificarsi di una di queste ipotesi. Nasce quindi il Fondo
per la tutela dei marchi storici, con una dotazione iniziale di
100 milioni di euro nel 2020, a cui si aggiungono 400.000 euro
l'anno per la salvaguardia dell'occupazione a decorrere dal
2020.
Per contrastare il fenomeno dell'Italian Sounding,
l'imitazione dei prodotti italiani attraverso evocazione
dell'Italia su prodotti con origine di altro Paese e sostenere i
consorzi nazionali che operano nei mercati esteri viene concessa
un'agevolazione pari al 50% delle spese sostenute per la tutela
legale dei prodotti imitati. Viene inoltre vietato l'utilizzo
del marchio "made in Italy" fuori dai casi previsti dalle
disposizioni di legge e tutelata l'italianità dei prodotti
contro quei marchi che fanno pensare alla produzione nel nostro
Paese (per es. Mozzarella cheese o Parmesan). Vengono stanziati
1,5 milioni all'anno per il periodo 2020-2022.
Salta invece il contrassegno statale "made in Italy", che
avrebbe utilizzato lo Stellone della Repubblica.
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Dl crescita: con 'marchio storico' tutela Made in Italy
Nasce fondo tutela. Lotta ad Italian Sounding, stop a Parmesan