ROMA - Lo sfruttamento dei lavoratori da
parte delle piattaforme digitali che offrono servizi low cost si
configura come un vero e proprio "caporalato digitale". Lo ha
detto la presidente della Camera, Laura Boldrini, alla
presentazione del libro "The challenge of the digital economy"
di Francesco Boccia e Robert Leonardi.
"La rivoluzione digitale - ha detto Boldrini - deve
rispettare la dignità di chi lavora nei servizi low cost. Spesso
questi sono servizi low cost perché ci sono lavoratori e
lavoratori che sono low cost, senza diritti. Io parlo di
caporalato digitale. E' accettabile - si è domandata - che nella
nostra società avvenga sotto i nostri occhi?".
C'è poi un problema di prospettiva e riguarda il fatto che
molti lavori non esisteranno più e che i cambiamenti faranno sì
"che nostri figli si dovranno abituare a cambiare più lavori
nell'arco della vita". Dobbiamo porci il problema
dell'istruzione, dell'aggiornamento, del sostegno al reddito per
i nostri figli nei momenti che non hanno lavoro, e di come
reagiranno i sistemi pensionistici. Quindi i diritti dell'era
digitale vanno riscritto. Nell'Industria 4.0 - ha concluso -
occorrerà anche un sindacato 4.0 e un welfare 4.0".
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Boldrini, attenzione a caporalato digitale
Nell'Industria 4.0 occorrerà un sindacato 4.0 e un welfare 4.0