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Franceschini, "il 2018 sarà l'anno del cibo italiano"

'Grande investimento per immagine del nostro Paese nel mondo'

Redazione Ansa

- ROMA - "Come il 2016 è stato l'anno nazionale dei cammini e quest'anno è l'anno nazionale dei borghi, che sta peraltro avendo grande successo di immagine di pubblico, il 2018 sarà l'anno del cibo italiano". Lo afferma il ministro dei Beni culturali e turismo, Dario Franceschini, in occasione del convegno organizzato da Coldiretti su "vacanze tra cibo e cultura con i superfood della nonna".
"Sarà un modo - aggiunge Franceschini - per valorizzare e mettere a sistema le straordinarie eccellenze che ci sono e fare un grande investimento per l'immagine del nostro Paese nel mondo".
Il protocollo Mibact-Coldiretti prevede il coinvolgimento degli imprenditori agricoli le cui strutture sono legate ad attività di ricerca archeologica, con l'intento di promuovere una conoscenza storica delle testimonianze venute in luce e del territorio, individuando d'intesa con i responsabili dello scavo e la competente Soprintendenza archeologica forme adeguate di valorizzazione dei rinvenimenti intervenuti. Oltre a ciò, verrà portata avanti un'attività di monitoraggio e mappatura delle aree agricole di interesse culturale, paesaggistico, storico e archeologico. Il protocollo prevede anche l'utilizzo dei prodotti agricoli ed agroalimentari tipici del territorio nell'ambito della ristorazione collettiva gestita direttamente o tramite appalto dal Ministero e dalle articolazioni territoriali. Uno spazio viene dato anche alla realizzazione di percorsi turistici e didattici, compresi itinerari pedonali, ciclabili, equestri, mototuristici, fluviali e ferroviari, appositamente segnalati e pubblicizzati per far conoscere ai turisti italiani e stranieri luoghi ed aree legati a produzioni agroalimentari tipiche e storicamente radicate nella tradizione italiana. In generale - sottolinea Coldiretti - "verrà promosso il turismo agroalimentare, per favorire la conoscenza della storia delle produzioni agricole tipiche locali, in stretta connessione con quella del territorio da cui esse traggono le proprie caratteristiche peculiari, sfruttando anche le potenzialità di diffusione della rete di vendita diretta dei prodotti agricoli ed agroalimentari basata sullo sviluppo capillare dei Mercati di Campagna amica promossi dalla Fondazione Campagna Amica"

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