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Cibo: a 6 milioni di italiani serve aiuto

Giornata della colletta alimentare. Martina, arrivare a 1 milione di tonnellate di cibo donate

Ministro Martina con un volontario del Banco Alimentare

Redazione Ansa

ROMA  Sei milioni di italiani non hanno denaro a sufficienza neanche per alimentarsi adeguatamente ed hanno quindi bisogno di aiuto per mangiare. E' a loro che è dedicata la giornata della Colletta alimentare, giunta quest'anno alla 19/a edizione e che ha visto oggi molti italiani donare la loro spesa ai più bisognosi. Tra questi anche il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina che, facendo la spesa per la colletta del Banco Alimentare a Milano, ha ringraziato i volontari per la loro opera. "Contribuire alla lotta alla povertà alimentare - ha detto Martina - deve essere un impegno di tutti. Oggi si può dare un aiuto concreto importante e voglio ringraziare i 135mila volontari del Banco alimentare per il grande lavoro che fanno tutti i giorni per dare cibo a chi ne ha bisogno. Il Governo è al loro fianco: quest'anno abbiamo distribuito 100 mila tonnellate di alimenti agli indigenti proprio col prezioso aiuto degli enti caritativi. Un'azione che portiamo avanti in sinergia con il Ministero del Lavoro per assistere 6 milioni di persone che soffrono di povertà alimentare in Italia".

Lo spreco alimentare in Italia vale più di 12 miliardi di euro all'anno. Secondo una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat, le maggiori difficoltà dal punto di vista alimentare in Italia "si registrano nel Mezzogiorno, dove la percentuale sale al 17% dalla media nazionale del 12,6%, tra le famiglie monoreddito, dove è il 17,3%, e tra le persone sole con più di 65 anni, con il 14,5%". Situazione che si scontra con il fatto che ogni italiano durante l'anno ha comunque buttato nel bidone della spazzatura ben 76 chili di prodotti alimentari, quantità che sarebbe più che sufficiente a garantire cibo adeguato per tutti i cittadini. In particolare, secondo l'organizzazione agricola, in Italia gli sprechi alimentari avvengono per il 54% al consumo, per il 21% nella ristorazione, per il 15% nella distribuzione commerciale e per l'8%o nell'agricoltura e per il 2% nella trasformazione. Per il ministro Martina, però, in Italia c'è "già un meccanismo virtuoso di recupero delle eccedenze che ci consente di salvare dalla distruzione e donare agli indigenti 550mila tonnellate di cibo ogni anno. Entro il 2016 vogliamo arrivare a 1 milione".

Martina ha anche ricordato che nella Manovra è stata inserita una norma di semplificazione "attesa da anni": "ora è più conveniente per le imprese donare che mandare in discarica. Questo lavoro - ha concluso il ministro - si deve completare al più presto con l'approvazione della Legge 'SprecoZero' che è ora all'esame del Parlamento". "Quando la legge sullo spreco alimentare sarà approvata dal Parlamento - spiega la deputata del Partito Democratico, Maria Chiara Gadda, relatrice della proposta di legge - avremo strumenti giusti ed efficaci per rendere il dono una prassi quotidiana. La donazione può riguardare non solo beni alimentari, ma anche altri generi di necessità. Con il Ministero della Salute, in Commissione, abbiamo valutato di allargare la proposta di legge anche ai farmaci, accanto a quelli già presenti nella proposta".

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