(ANSA) - MONTEMONACO, 09 NOV - E' una storia di resilienza
quella di Enrico Mazzaroni, chef del ristorante Il Tiglio di
Montemonaco (Ascoli Piceno): piegato dal terremoto del 2016,
costretto ad emigrare al mare a Porto Recanati (Macerata), ma
che è infine tornato nella sua Isola San Biagio sui Sibillini
per conquistare finalmente la Stella Michelin, la prima per un
ristorante della provincia di Ascoli. L'attribuzione dell'ambito
riconoscimento è stata accolta con felicità da Mazzaroni, ma
anche con un pizzico di commozione. "Guardo questa stella e mi
viene da piangere, perché abbiamo lottato veramente tanto. La
strada è stata dura, ho letteralmente 'sputato sangue' con tutta
la mia brigata, fino alla fine" confessa il neo chef 'stellato'.
"Non sono più giovanissimo, sento i miei 50 anni - aggiunge -;
forse questo riconoscimento sarebbe arrivato nel 2016, c'erano
stati segnali in tal senso ed era il giusto tempo quando abbiamo
giocato tutte le nostre carte per raggiungere questo obiettivo.
Il terremoto di agosto, ma soprattutto di ottobre, ci ha però
messi in ginocchio costringendoci ad andar via da Isola San
Biagio". La caccia alla stella è proseguita nel 2017 a Porto
Recanati con "Il Tiglio in vita", un nome non casuale per chi
era ferito nell'animo, ma comunque sopravvissuto al sisma. "Sul
mare abbiamo lottato molto, ma forse la Michelin, che subito ci
ha inserito nella guida, è stata più intelligente di noi e ha
percepito che in me c'era questa voglia infinita di tornare a
casa e c'era bisogno ancora di tempo". Il 14 febbraio 2019,
giorno di San Valentino, Mazzaroni è tornato dal suo 'amore': la
montagna e ha riaperto a Montemonaco Il Tiglio. "Eravamo
disperati, quasi peggio di quando siamo dovuti andar via per il
terremoto; tanto che qualcuno ci disse anche che non avremo mai
raggiunto alcun obiettivo - racconta ancora Mazzaroni -. Abbiamo
dovuto ricominciare da zero, le guide avevano infatti annullato
tutte le votazioni precedentemente attribuiteci. Oltre a
ricostruire le mura, abbiamo dovuto ricostruire soprattutto la
nostra credibilità, trovando fin da subito l'apprezzamento dei
nostri ospiti. Ecco, la Stella Michelin è il coronamento di
questo percorso durissimo". La brigata si è nel frattempo
allargata. "In cucina mi affianca Sabrina Tuzi che ha dato una
grande impronta al Tiglio; in sala insieme a Gianluigi
Silvestri, con me da sempre, c'è anche Anselmo Calenti. Sono
persone che fanno la differenza: abbiamo vinto insieme"
sottolinea. In menù non più solo piatti 'di terra', ma anche
contaminazioni di mare. "La mia è una cucina di innovazione,
benché radicata nella tradizione dell'agriturismo di famiglia.
Ho inserito molto pesce nella mia cucina sui Sibillini che, di
base, trova la sua forza nelle frattaglie e nelle verdure e
credo che proprio il 'cervello di agnello con gamberi rossi'
abbia convinto la guida Michelin che forse era arrivato il mio
tempo. Ora - conclude chef Mazzaroni - viene il difficile:
mantenere questo livello e cercare di migliorarci". (ANSA).
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Chef 'terremotato' guadagna prima stella Michelin
Mazzaroni e 'Il Tiglio' a Montemonaco, una storia di resilienza