(ANSA) - MILANO, 18 OTT - È la convivialità il valore
distintivo dell'essere italiani: a dirlo sono quattro cittadini
di dieci, ma guai a chi li giudica secondo i soliti stereotipi.
Dalla Generazione Z ai Baby-boomers, Birra Moretti traccia un
ritratto dell''italianità' attraverso l'autopercezione che il
Belpaese ha di sé, raccolta da un indagine di AstraRicerche.
Se sulla giovialità convergono tutte le opinioni, a
caratterizzare in particolare la Generazione Z, secondo un terzo
dei 'giovanissimi', è l'ironia. E non solo: i ragazzi tra i 25 e
i 10 anni pensano agli Italiani come a un popolo altruista
(27%), si sentono più aperti di mente rispetto alle generazioni
che li precedono e più autentici, 'così come sono' (24%). Per i
Millennials invece, più delle altre generazioni, è la ricerca
del benessere e della felicità sia fisica che mentale a
rappresentarli meglio, mentre la Generazione X si riconosce
nella creatività.
A percepire l'impegno verso la sostenibilità come un
atteggiamento tipico del popolo italiano sono soprattutto i Baby
Boomers rispetto alle generazioni successive. Gli italiani
rifiutano le etichette a loro dedicate, alcune più di altre: per
quasi un italiano su due lo stereotipo più detestato è quello di
essere considerati un popolo di indisciplinati, soprattutto dai
più giovani.
I momenti a tavola mettono tutti d'accordo, dai meno giovani
ai più piccoli: per uno su due è il tratto distintivo dello
stile di vita italiano. Al primo posto tra le 'circostanze' che
uniscono gli italiani, per la metà degli interpellati, ci sono
proprio i pranzi, gli aperitivi e le cene a casa con gli amici.
Subito dopo c'è il ritrovarsi con la ricorrenza dei grandi
eventi sportivi come i mondiali di calcio (38%) o semplicemente
il mangiare fuori casa in compagnia di chi ci fa stare bene
(38%). (ANSA).
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Italiani conviviali e ironici, tavola mette tutti d'accordo
Indagine ritratto italianità attraverso autopercezione Belpaese