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Olio: Crea, biodiversità per battere Xylella e siccità

Partner progetto europeo GEN4OLIVE per miglioramento genetico

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 24 SET - Resistente ai cambiamenti climatici, alla siccità e alle malattie come la Xylella e non solo, ma anche produttivo, adatto alla coltura intensiva e ricco in composti salutari. È così che dovrà essere l'olivo italiano del futuro, un obiettivo raggiungibile a patto che si lavori con impegno sul miglioramento genetico a partire dalla biodiversità esistente. Una sfida raggiungibile spiega all'ANSA il direttore del Crea-Ofa Centro di olivicoltura, frutticoltura e agrumicoltura Enzo Perri, l'ente di ricerca tra i partner italiani del progetto internazionale GEN4OLIVE, che coinvolge 16 enti di ricerca e Università fra Europa, Turchia e Marocco. Il Crea contribuirà, infatti, a selezionare oltre 300 genotipi di olivo per valutare la resistenza e la tolleranza a Xylella fastidiosa, ampliando la scelta varietale. "Come Crea-Ofa custodiamo nel nostro campo una collezione che ci pone ai vertici in Italia e nel mondo", precisa Perri, responsabile scientifico Crea per GEN4OLIVE. Ed è proprio dalle risorse genetiche dell'olivo esistenti che potrebbero arrivare soluzioni ai cambiamenti climatici, ma che rimangono sulla carta anche per la mancanza di collaborazione tra banche del germoplasma, olivicoltori e vivaisti. Sebbene il germoplasma olivicolo sia molto ricco e diversificato, ricorda il Crea, solo il 5% delle varietà di olivo presenti nel mondo viene sfruttato commercialmente. Il contributo del Crea al progetto è valutare la suscettibilità varietale alla Xylella fastidiosa. I dati morfologici raccolti per almeno 3 anni serviranno ad ottenere i migliori 'genitori' per l'avvio di programmi di miglioramento genetico e per la selezione varietale di genotipi caratterizzati da tratti agronomici più idonei alla coltivazione in condizioni di cambiamento climatico. Per poter rendere fruibili le risorse genetiche agli olivicoltori, si sta sviluppando una app per il riconoscimento varietale basata sul nocciolo del frutto. Le varietà selezionate e le nuove varietà permetteranno ai produttori di ottenere una riduzione dei costi ed un minore impatto ambientale: avranno a disposizione, infatti, risorse genetiche di olivo più idonee a contrastare e mitigare i cambiamenti climatici e più tolleranti agli stress, mantenendo elevati la produttività e il valore salutistico degli oli.

(ANSA).

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