(ANSA) - ROMA, 07 GIU - L'accordo su un corridoio per il
passaggio delle navi cariche di cereali da Odessa sblocca anche
quasi duecento milioni di chili di mais per l'alimentazione
animale destinati all'Italia che sono ferme nei magazzini
ucraini. È quanto stima la Coldiretti nel commentare
positivamente l'intesa di massima raggiunta tra Russia e Ucraina
con la mediazione della Turchia, ma esprimendo preoccupazione
per la notizia della distruzione del terminal ucraino per i
cereali a Mykolaiv che riduce la possibilità di stoccaggio dei
nuovi raccolti.
L'apertura di un corridoio per far uscire le navi cariche di
grano da Odessa è importante - continua la Coldiretti - anche
per salvare dalla carestia quei 53 Paesi dove la popolazione
spende almeno il 60% del proprio reddito per l'alimentazione e
risentono quindi in maniera devastante dall'aumento dei prezzi
dei cereali causato dalla guerra.
L'Ucraina - sottolinea l'organizzazione agricola - prima
della guerra era il secondo fornitore di mais dell'Italia con
una quota di poco superiore al 13%, ma garantiva anche il 3%
dell'import nazionale di grano, secondo lo studio Divulga. Il
fermo delle spedizioni - denuncia la Coldiretti - ha provocato
aumento dei costi di produzione con quasi un allevamento da
latte su dieci che in Italia è in una situazione così critica da
portare alla cessazione dell'attività, secondo l'analisi della
Coldiretti su dati Crea.
"Con il via libera alla partenza delle navi cargo si libera
- sottolinea la Coldiretti - lo spazio nei magazzini per
accogliere i nuovi raccolti di grano in arrivo tra poche
settimane per un quantitativo di stimato di 19,4 milioni di
tonnellate, circa il 40% in meno rispetto ai 33 milioni di
tonnellate previsti per questa stagione, che collocano comunque
l'Ucraina al sesto posto tra gli esportatori mondiali di grano".
(ANSA).
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Ucraina: Coldiretti, sbloccati 200milioni kg mais per Italia
Destinate all'alimentazione animale, erano ferme nei magazzini