(ANSA) - ROMA, 04 FEB - Tagliando gli sprechi alimentari
delle famiglie italiane sarebbe possibile imbandire
adeguatamente la tavola dei circa 3,2 milioni di poveri che in
Italia con l'emergenza Covid sono costretti a chiedere aiuto per
il cibo con pacchi alimentari o pasti gratuiti in mensa o nelle
proprie case. E' quanto emerge da un analisi della Coldiretti in
occasione della Giornata nazionale contro lo spreco alimentare
che ricorre il 5 febbraio.
In media nella spazzatura degli italiani finiscono quasi 31
chili all'anno di prodotti alimentari, circa il 15% in più
rispetto allo scorso anno per una valore complessivo di quasi
7,4 miliardi euro, secondo l'analisi Coldiretti su dati Waste
Watcher International. "Uno scandalo in una situazione in cui
più dell'8% di tutta la popolazione italiana - sottolinea
Coldiretti - rischia la povertà alimentare nei prossimi mesi,
avendo budget risicati per cui la fiammata inflazionista è
sufficiente per metterli in difficoltà nel garantirsi i pasti
sempre e comunque", secondo il rapporto Coldiretti/Censis. E
guardando al futuro prossimo - precisa Coldiretti - oltre alle
persone a rischio povertà alimentare, c'è un 17,4% degli
italiani che per paura di non farcela dovrà limitarsi alle sole
spese di base, tra casa e alimentazione. Se da un lato si
segnala la ripresa degli sprechi dall'altro si registra anche
l'aumento delle iniziative di solidarietà alimentare come la
spesa sospesa nei mercati di Campagna Amica, attraverso la quale
sono stati raccolti e distribuiti ai più poveri ben oltre 6
milioni di chili di cibi e bevande dall'inizio della pandemia.
L'elenco degli appuntamenti è sul sito www.campagnamica.it.
(ANSA).
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Spreco alimentare,possibili aiuti a circa 3,2 milioni poveri
Coldiretti, aumentano le iniziative di solidarietà