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Orlando, bene Ue su rider, pronti a misure nazionali

'Soddisfazione per la risposta tempestiva di Bruxelles'

Redazione Ansa

"Nei prossimi giorni laCommissione europea disporrà un pacchetto di interventi" dedicati alla tutela dei rider, i lavoratori delle piattaforme digitali come Uber e Deliveroo, "non possiamo che essere soddisfatti di questa risposta tempestiva" e "integreremo con strumenti nazionali anche il percorso che si va definendo a livello europeo". Lo ha detto il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, al termine della riunione con i suoi omologhi europei a Bruxelles. Nei giorni scorsi l'Italia aveva scritto una lettera a Bruxelles insieme ad altri Paesi Ue per sollecitare un'iniziativa comunitaria per disciplinare queste categorie di lavoratori.

"L'Italia - ha aggiunto Orlando - è già intervenuta con un protocollo per contrastare il caporalato, che non riguarda purtroppo solo l'agricoltura ma anche settori tecnologicamente avanzati, ma questo non è sufficiente". 

Uiltrasporti, da Europa segnale importante
"Il prossimo mercoledì la Commissione Ue dovrebbe varare il pacchetto lavoro in cui verrà affrontato finalmente un tema su cui ci siamo impegnati tanto, quello del riconoscimento dei riders come lavoratori subordinati." Il Segretario Generale della Uiltrasporti Claudio Tarlazzi commenta in una nota la direttiva europea che dovrebbe introdurre la "presunzione di subordinazione" per i lavori tramite piattaforme digitali. "Dall'Europa arriva un segnale molto importante che accogliamo positivamente. Ci siamo battuti tanto negli ultimi anni per il miglioramento delle condizioni lavorative e il riconoscimento dei diritti dei riders. Siamo riusciti a firmare, a marzo dell'anno scorso, un accordo con una delle maggiori piattaforme di delivery in Italia, per l'applicazione del CCNL della logistica, ma nonostante la crescita esponenziale del settore abbia portato il numero di questi lavoratori a superare il milione e mezzo, manca ancora nel nostro Paese una normativa specifica. La decisione europea va quindi nella giusta direzione, ma il lavoro da fare è ancora molto per assicurare regole chiare e vincolanti per tutti affinchè venga scongiurata ogni forma di sfruttamento, troppo spesso incentivato dall'assenza di regolamenti specifici".

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