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Tonno in scatola, +33% dei consumi durante lockdown

Il valore di mercato nel 2020 è di 1,40 mld, +6% sul 2019

Redazione Ansa

Il tonno in scatola continua a confermarsi uno dei prodotti alimentari più graditi tra i consumatori con un italiano su due che nell'ultimo anno ne ha consumato di più, durante i mesi di lockdown è stato protagonista della spesa con +33% dei consumi. Tra i motivi della preferenza la lunga durata e la facilità di conservazione, l'accessibilità, i valori nutrizionali al pari del pesce fresco e la facilità nella ricettazione. A renderlo noto è l'Associazione nazionale conservieri Ittici e delle tonnare (Ancit) che quest'anno celebra i 60 anni dalla sua fondazione.

L'analisi economica registra che in Italia, nel 2020 il tonno in scatola ha registrato un valore di mercato di oltre 1,40 miliardi di euro (+6% rispetto al 2019) con una produzione nazionale di oltre 80.300 tonnellate (+8,21%) mentre il consumo ha toccato quota 160.191 tonnellate (+4,7%), circa 2,67 Kg pro capite. Nello stesso arco di tempo, l'export ha segnato uno scatto positivo: le esportazioni hanno raggiunto quota 30.500 tonnellate (+18,6%), confermando il crescente interesse per il prodotto all'estero, sia da Paesi Ue (Germania, Grecia, Slovenia, Repubblica Ceca) che da Paesi terzi, in primis Canada, Arabia Saudita ed Emirati Arabi. Le importazioni si sono attestate a 98.537 tonnellate (+4,15%). Per quanto riguarda il comparto conserviero ittico che, oltre al tonno in scatola, comprende anche le altre conserve, quali sgombri, acciughe, sardine. Ancit stima un fatturato 2020 di circa 405 milioni, per un valore totale di tutte le conserve ittiche di oltre 1 miliardo e 810 milioni. (ANSA).

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