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Per 83% italiani consumi cibo sono a alto impatto ambientale

Emerge da indagine TheFork in occasione delll'Earth Day

Redazione Ansa

In Italia l'83,8% ritiene che i consumi alimentari hanno un impatto ambientale elevato o molto elevato. In particolare carne, olio di palma, frutta e verdura di importazione, pesce non di stagione e mais Ogm sono percepiti come alimenti ad alto impatto ambientale, contro frutta e pesce di stagione, legumi, cereali e soia che sono invece considerati poco impattanti. Rimangono in una zona grigia la carne "finta", quella con ingredienti di origine vegetale, e latte e derivati. E' quanto emerge da un sondaggio di The Fork (piattaforma per la prenotazione online dei ristoranti) condotto su oltre 2000 dei suoi utenti in occasione della Giornata della Terra 2021 (Earth Day) del 22 aprile per comprendere quali siano le abitudini sostenibili legate al cibo che gli italiani hanno sviluppato o coltivato nell'ultimo anno e soprattutto il loro punto di vista circa gli sprechi alimentari. Il 54,8% pensa che gli sprechi alimentari domestici e non sono diminuiti durante i vari lockdown, così come il consumo di alimenti ad alto impatto ambientale (39,9%).

Nel dettaglio gli intervistati affermano che quando cucinano a casa seguono l'abitudine di fare la spesa evitando gli sprechi e acquistano solo ciò che si consuma, cucinando ricette di recupero per consumare i cibi in scadenza, scelgono alimenti non imballati. Meno frequenti sono invece le azioni di prediligere, ad esempio, cibi sostenibili quando si fa la spesa e optare per la consegna a domicilio o asporto di ristoranti attenti alla sostenibilità. E' segnalato che quasi mai si mettono in pratica abitudini come regalare gli alimenti che altrimenti andrebbero buttati, usare gli scarti per cucinare o ancora utilizzare app di recupero. (ANSA).

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