(ANSA) - ROMA, 23 DIC - Il decreto di Natale, tra zona rossa
e arancione, è il colpo di grazia al comparto agrituristico, con
i ristori previsti non sufficienti a compensare le perdite
economiche. E' l'appello lanciato da Turismo Verde,
l'Associazione per la promozione agrituristica di
Cia-Agricoltori Italiani, che torna a scrivere alla ministra per
le Politiche agricole, alimentari e forestali, Teresa Bellanova,
"perché non permetta che le restrizioni anti-Covid per le
festività portino il settore al crollo definitivo".
Secondo Turismo Verde-Cia, dopo l'ultimo decreto, non ci sono
più elementi che garantiscono la tenuta delle strutture che
contavano in una ripresa in vista delle feste. Si ritroveranno,
invece, a fare i conti con una chiusura totale con la sola
possibilità di consegne a domicilio e ristorazione d'asporto;
alternative che non tengono in piedi i ristoranti, precisa
l'Associazione, tanto meno gli agriturismi che essendo dislocati
in campagna, difficilmente hanno potuto attivare simili servizi.
Da qui la richiesta alla ministra "di interventi immediati che
tengano conto del nuovo scenario". Servono, dunque, contributi a
fondo perduto più sostanziosi e, in particolare, la cassa
integrazione per i dipendenti, perché molti agriturismi
rischiano di chiudere i battenti e di mandare in fumo migliaia
di posti di lavoro. "L'arrivo del vaccino ci fa ben sperare dal
punto di vista sanitario - scrive il presidente nazionale di
Turismo Verde, Giulio Sparascio - a questo punto, occorre
accelerare anche sul fronte della ripresa economica con aiuti
coerenti con le necessità dei comparti produttivi e necessari a
una nuova e prossima primavera". (ANSA).
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Dl Natale: Cia, agriturismi ko servono più risorse
Associazione Turismo verde scrive alla ministra Bellanova